val di fiemme

Stupro dopo la discoteca condannato a 40 mesi

Il ventenne romeno era accusato di aver violentato una diciottenne minacciandola con un coltello. Il difensore pronto ad andare in appello



TRENTO. Lui, anche ieri mattina, si è detto innocente e il suo avvocato (Beppe Pontrelli) è pronto a portare la sentenza in appello, ma il collegio dei giudici ha deciso che è colpevole, che ha stuprato, sotto la minaccia di un coltello, una diciottenne che aveva solo accettato un passaggio in macchina. Tre anni e quattro mesi e un risarcimento di 40 mila euro alla vittima (parte civile con Marcello Paiar) così è stato deciso il collegio quando la procura aveva chiesto la condanna a quattro anni e sei mesi e la parte civile un risarcimento da 200 mila euro.

I fatti risalgono all’autunno del 2015 quando la ragazza, all’uscita di una discoteca della val di Fiemme, aveva accettato il passaggio in macchina da parte di un ventenne, amico di amici. Lui era pronto a portarla a casa ma prima doveva passare dalla sua di casa per prendere le chiavi della macchina. Una piccola sosta che è diventata l’occasione per bere una bibita. Ma quando i due si sono trovati soli lui le ha bloccato le mani e le ha strappato i vestiti di dosso costringendola ad avere un rapporto sessuale. Lei ha cercato di difendersi, ma la forza di lui l’aveva sopraffatta. E poi la situazione è diventata molto pericolosa.

Secondo il racconto della giovane, infatti, lui avrebbe preteso un rapporto orale e davanti al rifiuto netto di lei, le avrebbe puntato un coltello alla gola. Una minaccia forte e concreta che ha terrorizzato ancora di più (se mai possibile) la ragazza. Che dopo un paio di ore dall’ingresso in quella casa, è riuscita a scappare e chiedere aiuto.













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