grandi carnivori

Strade per la convivenza uomo-orso. La conferenza di StopCasteller

«Il singolo non è un pezzetto eliminabile a piacimento, che può quindi essere rinchiuso o abbattuto, e questo vale per un orso come per un umano». Oggi alla facoltà di Sociologia l’incontro organizzato dall’associazione animalista 



TRENTO. Dopo le sentenze del Tar di Trento, che ha rigettato tutti i ricorsi delle associazioni rimettendo di fatto la decisione nelle mani del Consiglio di Stato, la prospettiva dell'abbattimento dell’orsa Gaia Jj4 e Johnny Mj5 per ora resta sospesa fino al 13 luglio, giorno in cui i giudici amministrativi saranno chiamati a stabilire se prorogare in via cautelativa la sospensione della condanna.

Sulle decisioni del Tribunale amministrativo sono intervenuti le attiviste e gli attivisti della campagna StopCasteller: «Le sentenze poggiano sul fatto che rimuovere un orso non comporta pericolo per la specie e che quindi può esser fatto senza troppi problemi. Secondo questa visione tecnocratica della natura e del vivente il singolo è un pezzetto eliminabile a piacimento, che può quindi essere rinchiuso o abbattuto. Noi crediamo che questo sia profondamente sbagliato: lo è per un orso come lo sarebbe per un umano. La campagna StopCasteller auspica un’ecologia non antropocentrica, conviviale, nel suo senso etimologico di “vita comune”, che faccia finire le politiche della paura e della persecuzione. Oltre alla situazione estremamente complessa, che tende ad assorbire le nostre energie, non vogliamo dimenticare che oltre agli orsi oggi sotto processo ce ne sono molti altri che popolano le nostre montagne e che potrebbero presto trovarsi nella stessa situazione se non si interverrà rapidamente con la dovuta prevenzione e informazione e con una gestione che metta al centro la convivenza pacifica delle varie specie».

Di nuove possibili strade di convivenza si parlerà oggi, sabato 24 giugno alle 14, all’Università di Trento, nell'aula Kessler della Facoltà di Sociologia, insieme a quattro relatori: il veterinario Alessandro De Guelmi, l'etologo Francesco de Giorgio, la divulgatrice scientifica Anna Sustersic ed il naturalista Gabriele Bertacchini.
C.L. 













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