Stalking sulla sorella per l’eredità

Una donna originaria di Cunevo è stata condannata a 8 mesi di reclusione



TRENTO. Credeva di essere stata sfavorita dal padre nella divisione dell’eredità e per questo ha iniziato a tormentare la sorella minore scrivendolo lettere piene di insulti. Per questo una donna originaria della val di Non, ma residente a in Veneto, ieri è stata condannata dal giudice Marco La Ganga a 8 mesi di reclusione per stalking. Assolto, invece, il marito della donna. I fatti si sono svolti a partire dall'agosto 2010. La famiglia è originaria di Cunevo, ma una delle sorelle vive a Lavis e l'altra in Veneto. Tutto sarebbe iniziato quando il padre delle due avrebbe diviso il cospicuo patrimonio. La sorella che vive in Veneto si è ritenuta danneggiata in questa divisione dei beni. Da quel momento avrebbe trasformato in un vero inferno la vita di sua sorella, del marito di questa e delle due figlie della coppia che all'epoca dei fatti avevano 11 e 4 anni. La divisione era stata fatta dal padre nel 2006. La sorella che vive in Veneto ha sempre accusato l'altra sorella di aver sottoposto il padre a una specie di lavaggio del cervello. Per questo sarebbe partita una vera persecuzione con una serie di telefonate minacciose, ingiuriose e scurrili, con molte lettere dal contenuto anche osceno. Ma l'apice di questo comportamento sarebbe avvenuto il 19 settembre 2012, alla morte del padre delle due sorelle. Durante l'esposizione del feretro, poco prima della cerimonia funebre, la sorella che vive in Veneto avrebbe ingaggiato una lite con l'altra sorella.













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