il processo

Stalking, denuncia i due vicini e chiede 50 mila euro

 Insultata, derisa, sbeffeggiata dai vicini di casa ora li cita in giudizio



TRENTO. Insultata, derisa, sbeffeggiata dai vicini di casa. Tradotto per il codice penale tutto questo diventa stalking e la vittima chiede un risarcimento da 50 mila euro per ciò che dice di aver patito. Il processo è in pieno svolgimento e si occupa di una vicenda che ha radici molto in là nel tempo. Per essere più precisi da quasi 20 anni. Il capo d’imputazione è alquanto corposo ed è stato scritto dalla procura con gli utlimi episodi denunciati . Secondo l'accusa i due avrebbero anche istigato il figlio di 7 anni a insultare la vicina. Il rapporto di vicinato fra i nuclei dura da un quarto di secolo e a quanto pare non è mai stato caratterizzato dalla serenità. Ad innescare una situazione di vera e propria guerra sarebbe stato un episodio in particolare. La vicina che abita al piano di sopra avrebbe otturato involontariamente la canna fumaria del piccolo condominio. Il fumo avrebbe invaso l'appartamento dei vicini al piano di sotto. Così sarebbe partita la guerra vera e propria. Almeno dal 1997, le due famiglie avrebbero iniziato a insultarsi e a passare anche ai fatti. In alcuni casi, ci avrebbero rimesso anche le macchine che sarebbero state danneggiate. Per questi episodi ci sono già state una dozzina di denunce e anche altri procedimenti penali, sia di fronte al giudice ordinario che al giudice di pace. E questo è solo l’ultimo capitolo con la vittima che accusa i due indagati - sono marito e moglie - di insultarla con una cadenza quotidiana, dandole della pazza e altro. Ci sarebbero state anche delle minacce e in alcuni episodi di dileggio sarebbe stato coinvolto anche un bambino piccoli. Nella denuncia si legge anche la donna sarebbe stata intenzionalmente bagnata con il getto d’acqua della gomma da giardino, getto che ha pure rovinato i fiori.













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