Sposa una diciottenne e la costringe a prostituirsi

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per un giovane kosovaro e per altre 4 persone che reclutavano giovani in discoteca e le sfruttavano



TRENTO. L’incubo di qualsiasi genitore. Due ragazze normali, provenienti da buone famiglie, studentesse, agganciate da ragazzi senza scrupoli che le fanno invaghire e poi le costringono a prostituirsi. E’ quello che è successo a Trento. Adesso la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque persone, quattro ragazzi e una ragazza, accusati di aver sfruttato due ragazzine appena maggiorenni. Qualche mese, la Squadra mobile di Trento aveva portato alla luce una squallida storia di soprusi, abusi e prostituzione. La storia di una ragazza diciannovenne che aveva avuto la sventura di imbattersi nell'uomo sbagliato un kosovaro che, dopo averla raggirata e fatta innamorare, l'aveva sposata a tempo di record, nemmeno due mesi dopo essersi conosciuti, e poi l'aveva convinta, con l'aiuto di un amico della val di Non e di un'altra donna, una peruviana, a prostituirsi per pagare i debiti e aiutarlo, visto che era rimasto senza lavoro. La poveretta aveva accettato e gli incontri avvenivano in un appartamento di un residence di Gardolo, appositamente affittato dal marito e dall'amico, per svolgere la nuova lucrosa attività e accogliere i clienti, "reclutati" con annunci più che espliciti (accompagnati da foto esplicite). In qualche caso la giovanissima schiava veniva anche accompagnata a Verona per farla prostituire in strada. Dopo qualche tempo, la ragazza, che per stare con il marito aveva tagliato tutti i ponti con la famiglia, aveva deciso di mettere la parola fine al quell'inferno, ma l'uomo, un cittadino straniero, aveva iniziato a picchiarla e minacciarla. La Polizia aveva sollevato il velo su questa situazione grazie ad una meticolosa indagine e aveva fatto irruzione nell' appartamento di Gardolo. Qualche settimana più tardi, la ragazza stessa aveva presentato denuncia contro i suoi aguzzini, a cui tra l'altro aveva consegnato sempre tutti gli incassi dei quattro mesi di attività: almeno 15mila euro all'amico del marito e anche di più a quest'ultimo, che aveva dilapidato tutto. Ma gli investigatori non si erano fermati e avevano portato avanti le indagini, scoprendo altre sconcertanti verità. Hanno scoperto che l'amico trentino della coppia aveva avviato un'attività analoga, riuscendo a circuire una ventenne bolzanina. L'uomo, che sfruttava nella maniera più perversa il suo bell'aspetto, aveva avvicinato la giovane in discoteca quando ancora aveva 17 anni, e era riuscito a convincerlo con mesi di insistenza. E anche lei aveva iniziato un cammino di abusi e degrado. Il giovane era finito agli arresti domiciliari. Si tratta di A.R. 25 anni della val di Non.













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