Spaventapasseri, un'arte in mostra a Borgo Valsugana

Vincono fantasia e uso di materiali di riciclo. Anche Elio Fiorucci tra gli espositori


Marika Caumo


BORGO VALSUGANA. Scarecrow, ovvero spaventapasseri. Simboli del lavoro contadino, sono loro i protagonisti della mostra ospitata agli Spazi Livio Rossi, nella centralissima Corso Ausugum a Borgo. Fantocci strampalati, che si vedono nei campi, impegnati a difendere semi e piante dall'assalto degli uccelli.

Realizzati utilizzando tecniche e materiali disparati e spesso "di fortuna", gli spaventapasseri da sempre sono un'ispirazione alla creatività. Già il compianto fotografo Flavio Faganello li aveva scelti come soggetto per le proprie immagini, esposte al Mulino Angeli di Marter, la "Casa degli Spaventapasseri". Poi nel 2008 Arte Sella ha pensato di invitare artisti, designer e creativi nel campo della moda e dell'architettura, a rileggere questo tema, dando vita a loro opere.

Ne è uscito un inno alla fantasia, originali interpretazioni a cura di Aldo Cibic, Francesco Garbelli, Ugo La Pietra, Francesco Mariotti, Marco Porta, Clara Rota e Agatha Ruiz de La Prada. Lavori che hanno riscosso un buon successo, tanto da indurre il curatore della mostra, Enrico Leonardo Fagone a ripetere l'esperienza. "Un progetto frutto di condivisione di idee ed obiettivi. Arte Sella è l'unico luogo dove tutto ciò poteva avere tali dimensioni. Vedo queste opere come un atto liberatorio da parte degli autori coinvolti" ha spiegato Fagone.

Ad accogliere la sua sfida, abbandonando il campo quotidiano di lavoro e reinterpretando quello che è considerato uno dei più semplici artefatti della tradizione contadina, nomi di tutto rispetto.

Da Elio Fiorucci e Ruggero Giuliani, da Enrico Baleri a Chris Bangle, da Valerio Cometti a Tobia Scarpa. Ognuno ha fatto propria l'idea di spaventapasseri, plasmandola e realizzando esemplari unici ed originali. Il povero fantoccio nella mente dell'inglese Bangle, progettista di automobili, diventa una sorta di tenebrosa ed oscura nave pirata.

"E' stata un'avventura mentale e creativa, prima di portarla a Borgo l'ho provata con vento e nebbia, ho preso paura!" ha commentato l'artista, presente all'inaugurazione. Baleri vi ha visto invece un'immagine gioiosa, uno spaventapasseri che non spaventa gli uccelli.

"Mi sono ispirato alla Bauhaus, alla cultura delle forme, un'opera realizzata con materiali poveri" ha spiegato il designer d'arredi. L'opera dell'architetto Tobia Scarpa si rifà ad un animale totemico, la figura del barbagianni incisa su una lamina d'acciaio che proietta le ombre, dando un'anima tridimensionale, quasi monumentale, mentre il "saracino" tutto colorato dello stilista Elio Fiorucci e dell'architetto Giuliani, si ispira alle giostre medioevali e girando su se stesso emette degli schiocchi che dissuadono i volatili a posarsi sulle colture.

Sicuramente originale lo spaventapasseri di Valerio Cometti, che si è definito un "figlio dell'industria, abituato a confrontarsi con la serialità" ed invitato a cambiare prospettiva. La sua opera è un rebus, inciso su assi di larice: solo gli uccelli intelligenti, che riescono a leggerlo, si allontaneranno; la maggior parte- e vale anche per gli uomini- non recepisce i segnali, non si sofferma a capire il mondo che li circonda.

La mostra rimarrà aperta fino al 27 marzo, martedì-sabato 10-12, domenica 15.30-18.30. Chiuso il lunedì. Ingresso libero.













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