Spariscono i cellulari in classe finisce nei guai un dodicenne 

Carabinieri a Cles. Le segnalazioni da una scuola media: il responsabile della sparizione  dei tre smartphone è il ragazzino, non imputabile. Segnalazione al tribunale dei minori



Trento. I cellulari erano negli zaini all’inizio delle lezioni, ma dopo il suono della campanella che segnalava il termine delle lezioni, i cellulari non erano più negli zaini. Tre gli episodi registrati nel giro di poche settimane in una scuola media. E ora i carabinieri hanno individuato come possibile responsabile dei furti, un ragazzino di appena 12 anni. Che è stato segnalato al tribunale dei Minorenni anche se la sua giovanissima età lo rende non imputabile. A mettere alle strette il ragazzino il fatto che i tre cellulari siano stati trovati nella sua disponibilità. Le segnalazioni delle sparizione degli smartphone risalgono alle settimane scorse ed erano stato presentate anche le relative denunce ai carabinieri della Compagnia di Cles che avevano quindi iniziato le necessarie verifiche per cercare di capire cosa potesse essere successo.

Ma facciamo un passo indietro, ai fatti. Quello che è successo per tre volte è che studenti delle medie arrivavano a scuola con il cellulare nello zaino e al termine delle lezioni non lo avevano più. Sono state le deposizioni di alcuni testimoni ad indirizzare i militari verso il ragazzo trovato in possesso di quanto rubato, il quale, nei giorni dei fatti, aveva assunto, a loro modo di vedere, un atteggiamento che era sembrato sospetto. A distanza di qualche giorno dai furti, fra l’altro, il dodicenne aveva iniziato ad usare, soltanto da casa, uno smartphone, apparecchio che però non aveva mai portato con sé, a scuola o nei suoi giri nel paese.

I carabinieri hanno quindi condiviso con il magistrato per i minorenni l’opportunità di interrogare il sospettato. Così è stato fatto. Alla presenza del genitore, il ragazzo ha ammesso di detenere alcuni smartphone, telefoni che aveva acquistato sul web spendendo dei suoi risparmi. Lo ha fatto, però, facendo trapelare un certo imbarazzo. I telefoni, in conclusione, erano proprio quelli ricercati. La cosa ha fatto la felicità dei giovanissimi proprietari, che hanno potuto ritrovare quanto pensavano di aver perduto per sempre. Perché ormai in ogni smartphone c’è anche un pezzo della vita del suo proprietario.













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