«Soffitte fantasma, norme ad personam»

Pd, Patt e Upt attaccano il provvedimento della giunta che domani sera andrà in discussione in consiglio comunale


di Roberto Gerola


PERGINE. La proposta di “Variante al Prg” in esame domani in consiglio comunale ha subito trovato un commento da parte delle opposizioni. Anche per le richieste presentate cui l’assessore Massimo Negriolli ha risposto. Ma le opposizioni (Pd, Patt e Upt), hanno commentato tali considerazioni fin da subito e parlano di «un numero di casi, cui la proposta di modifica si rivolge, che è tutt’altro che irrilevante e riguarda sia privati, che imprese edili e immobiliari, per i quali si può prefigurare una sorta di norma “ad personam”. Per poter esprimere una serena valutazione era ed è necessario disporre di altri elementi, anche per evitare disparità di trattamento rispetto a casi già definiti in passato. Inoltre, si ritiene indispensabile, una valutazione in ordine al numero delle nuove unità abitative che potranno derivare da tale sorta di “sanatoria”, al carico antropico aggiuntivo, ai riflessi sui servizi. Non banalità, quindi, ma elementi precisi sui quali poter operare una ponderata scelta, con la dovuta calma e serenità». E ancora: «Gli obiettivi che l’amministrazione intende perseguire con tutte le proposte, ma in particolare attraverso modifiche al Prg, formalmente per dare risposta alla questione dei sottotetti, per essere condivisi, necessitano di puntuali e trasparenti informazioni preventive».

Come si è scritto recentemente, per l’approvazione della “variante al Prg” scatta la condizione di “compatibilità”, e a quanto è data da sapere, almeno in tre casi nella maggioranza ci sono consiglieri “incompatibili” in quanto coinvolti nel provvedimento relativo alle soffitte fantasma perché proprietari o familiari di proprietari appunto di soffitte interessate alla delibera. Tuttavia non faranno mancare i numeri necessari.

Il commento di Upt, Pd e Patt sottolinea che «la dichiarata efficienza ed effervescenza della nuova amministrazione nel dare risposte sembra appannarsi proprio nel momento importante che vede il consiglio comunale convocato con all’ordine del giorno l’adozione della prima variante al Prg». E ricorda che «erano stati chiesti ancora alla fine di gennaio, con interrogazioni e interpellanze, elementi indispensabili per meglio definire i vari temi in discussione come la gestione della piscina comunale, le proposte di modifica al Prg, il futuro di Stet spa, le sistemazioni esterne e gli accessi di Villa Rosa. Si doveva dare risposta entro 20 giorni dalla data di presentazione, ma i termini sono ampiamente scaduti.

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