società pubbliche»LE CANDIDATURE

TRENTO. Uno spiraglio per una riconferma di Aida Ruffini e un mini stop alla nomina di Salvatore Ghirardini (attuale vicepresidente) al vertice di Itea. Può essere letto così il parere della prima...


di Chiara Bert


TRENTO. Uno spiraglio per una riconferma di Aida Ruffini e un mini stop alla nomina di Salvatore Ghirardini (attuale vicepresidente) al vertice di Itea. Può essere letto così il parere della prima commissione del consiglio provinciale che ieri si è espressa sulle candidature per i rinnovi dei cda di Itea, Trentino Sviluppo, Cassa del Trentino, dell’amministratore unico di Tecnofin e di alcuni collegi sindacali. In totale sono 137 i curriculum inviati in Provincia. «La commissione - spiega il presidente Luca Zeni (Pd) - non ha votato sui singoli curriculum ma per blocchi, evidenziando alcune questioni». Sui nuovi vertici di Itea si giocherà la partita politicamente più delicata, con il vice Ghirardini - coordinatore del Patt in val di Non - spinto dagli autonomisti dopo 10 anni di guida Ruffini (Pd).

Limite dei tre mandati. Il primo nodo riguarda il limite dei mandati. Con i 4 voti di maggioranza (e tre astenuti delle minoranze) la commissione si è espressa negativamente sulle candidature di chi ha già svolto tre mandati consecutivi nella stessa società. è il caso di Aida Ruffini (presidente Itea), Michela Chiogna (cda Itea), Flavio Tosi (presidente di Trentino Sviluppo) e Franco Sebastiani (Trentino Trasporti). La commissione ha però evidenziato che la norma non chiarissima su cosa si intenda per mandato (lo è anche una proroga? il limite vale anche se si sono ricoperti ruoli diversi?) e ha chiesto alla giunta di tenere conto della nuova norma contenuta nel disegno di legge 69 che arriverà in consiglio provinciale la prossima settimana: prevede uno stop di due anni a chi ha ricoperto una qualsiasi carica per 10 anni consecutivi anche se in enti diversi. La conseguenza è che nessuno dei quattro candidati sarebbe automaticamente esclusi: Tosi, Sebastiani e Chiogna hanno ricoperto incarichi per 7 anni, la presidente di Itea per 8 (è stata nominata per la prima volta nel 2005 ma i primi due anni non si contano in quanto Itea era un ente pubblico e non una spa). La palla passa dunque alla giunta, visto che il mandato del cda - da statuto Itea- può andare fino a 3 anni.

Itea. Proprio sui nuovi vertici Itea la commissione ha espresso un invito alla giunta: «Abbiamo osservato - spiega Zeni - che l’anno scorso il cda è stato rinnovato per un anno in vista di un nuovo assetto della società. A Roma non è passato l’emendamento salva-Itea (che avrebbe garantito un regime fiscale più favorevole) e quindi il ritorno ad ente pubblico resta l’opzione sul tavolo. In questa fase delicata di passaggio il suggerimento è che si nomini presidente qualcuno che abbia le maggiori competenze possibili». Una raccomandazione che suona come una mezza bocciatura per Ghirardini, che è sì vicepresidente da due mandati ma nel suo curriculum ha il diploma di scuola media, un attestato di operatore ai servizi d’impresa e un lavoro da macellaio.

Doppie cariche. Parere negativo per i candidati già titolari di una carica in un organo non operante in settori collegati o in società tra loro partecipate a quelle in esame. Un caso frequente tra i revisori dei conti, che già ricoprono una carica ma si candidano per altre società. Un nome tra i tanti è quello dell’avvocato Antonio Giacomelli, già nel cda del Muse, che si è candidato per Itea, Trentino Sviluppo e Cassa del Trentino.

Conflitto d’interessi. Nel mirino una decina di candidati per il cda di Itea potenzialmente in conflitto d’interesse per il loro lavoro come immobiliaristi, agenti immobiliari e progettisti. Tra loro anche Sonia Leonardi (candidata del Patt alle ultime provinciali) che è amministratrice di società nel campo immobiliare.

Pensionati. Vista la data di nascita di alcuni candidati, i commissari si sono focalizzati anche sui possibili pensionati, che per legge non possono essere nominati nelle spa pubbliche: la commissione ha chiesto alla giunta di verificare che non lo siano prima di procedere ad eventuali nomine a meno che non si tratti di incarichi gratuiti.

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