La curiosità

Snow Yoga, il modo migliore per cominciare una giornata di sci

L'esperienza degli appassionati di telemark e freeride alla Scufoneda di Moena: 



TRENTO. Rilassare i sensi e il corpo durante un’escursione verso la cima di una montagna o prima di una discesa con gli sci. Respirare a pieni polmoni l’aria purissima in alta quota mentre ci si concentra nella posizione del guerriero. Chi pratica lo snow yoga sa di cosa stiamo parlando. Tra le diverse attività proposte alla Scufoneda, l’evento che ogni anno raduna a Moena in Val di Fassa telemarkers e freeriders da tutta Europa, lo yoga sugli sci è sicuramente la più alternativa. Ogni giorno un’escursione, un cerchio dell’amicizia e tante energie positive hanno permesso ai partecipanti di vivere l’esperienza sulla neve senza frenesie e stress.

L’insegnante Alessia Monticone di “Soulglider’s Yoga” ci spiega benefici e sensazioni dello stile yogico, per affrontare una sciata in modo dolce, condiviso e rilassante.

Perché lo yoga sulla neve?

Lo Yoga è ovunque. Soulgliders ama in particolare la neve perché l’ambiente innevato secondo noi è un ottimo mezzo per sentirsi bene e permettere agli altri di tirare fuori le loro migliori potenzialità. Inoltre è sulla neve che ci sentiamo più bambini, che siamo più predisposti a giocare, più predisposti a lasciarci andare. Tutti elementi che aiutano a stimolare la percezione di benessere e vitalità.

Quali sono le attività che avete proposto nel corso dell’evento?

In particolare ci siamo affiancati a professionisti qualificati (maestri/guide/accompagnatori) per proporre dei ‘tour yogici” durante i quali alternare momenti di freeride e sciata in pista e momenti di yoga. Questo è uno dei prodotti più riusciti che abbiamo sviluppato grazie a Giuliano Pederiva, che per noi è un “natural born yogi”, parla del telemark e lo vive con la stessa attitudine con la quale noi viviamo lo yoga.

Quali i feedback dei partecipanti?

Ottimi! Potete leggerli sulla nostra pagina Facebook e la cosa ci riempie il cuore di felicità! Vivere un’esperienza più slow e maggiormente dedicata al lato umano dello sci piuttosto che alla pura prestazione sportiva secondo noi arricchisce. L’obiettivo è offrire delle giornate migliori, più attente al legame che c’è tra emozioni/corpo e mente e generare delle situazioni multilivello in cui nessuno si senta escluso.

La proposta è adatta solo ai telemarks o è per tutti?

Naturalmente per tutti! Abbiamo lavorato con gruppi misti sci/telemark/snowboard, proposto gite con le ciaspole (anche se personalmente preferisco salire sempre con gli sci e gustarmi anche la discesa e gite a piedi). Insomma ci piace proporre lo yoga in tutte quelle circostanze in cui l’ambiente può favorire quello spontaneo schiudersi dell’anima ad una consapevolezza più profonda. Nel nostro stile poi affrontiamo questa poetica sempre con spirito giocoso e mettendoci la faccia.  













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