Slot, dubbi in maggioranza Ma i quartieri premono

Giovedì il regolamento in aula, preoccupa il rischio di ricorsi contro il Comune Ma Condini rassicura. I luoghi di culto non saranno inseriti tra i «siti sensibili»



TRENTO. Arriverà in consiglio comunale dopodomani il regolamento che introduce la stretta sulle slot machine a Trento: le macchinette dovranno rispettare una distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili, scuole, ospedali, centri sportivi, centri giovanili e per anziani. Dopo i passaggi nelle commissioni, la delibera è stata calendarizzata dalla conferenza dei capigruppo, rispettando così i tempi rapidi che la giunta si era data per l’entrata in vigore delle nuove norme.

Ma se l’obiettivo di porre un freno al dilagare del gioco d’azzardo è condiviso trasversalmente, non manca la preoccupazione per i ricorsi che il Comune potrebbe trovarsi a dover fronteggiare. Timori emersi nei giorni scorsi anche da alcuni consiglieri di maggioranza, che hanno messo sollevato il problema delle possibili cause e dei danni economici a carico di palazzo Thun. «Sappiamo che si tratta di un’attività legittima con interessi consolidati - ammette l’assessore alle attività economiche Fabiano Condini - ma il nostro provvedimento si muove all'interno del quadro legislativo provinciale e non intende andare oltre». Tanto che tra i luoghi sensibili non saranno inseriti i luoghi di culto, una sollecitazione arrivata dalle commissioni. E non ci sarà la sospensione dell’iter per le domande in corso, come richiesto da Emanuele Lombardo, coordinatore dei presidenti delle circoscrizioni: chi ha già incassato il via libera preliminare, andrà regolarmente avanti. Ieri sera si sono riuniti i gruppi di Pd e Upt in vista della seduta di giovedì.

Dalle circoscrizioni sta arrivando una spinta convinta al nuovo regolamento. Un sì all’unanimità quello di Povo: tutti d'accordo per ridurre quello che la presidente Paola Moser definisce un «fenomeno preoccupante e in continua espansione anche sulla collina della città». «Nei bar di Salè, Oltrecastello e in quelli della piazza - continua Moser - si assiste spesso a scene di mamme che si fanno attendere dai loro bambini per giocare con le macchinette. Per questo tutto il consiglio non può che appoggiare la proposta del Comune. Anzi, all'amministrazione chiediamo uno sforzo in più per ridurre la quantità di macchinette già esistenti: proponiamo di stanziare degli incentivi, anche di natura fiscale o contributiva, per i locali che rinunceranno agli apparecchi da gioco attribuendogli, a titolo di riconoscimento, il marchio slot free». Disco verde anche dal Centro Storico. Il consigliere della Lega Gianni Festini Brosa ha proposto una tessera magnetica che permetta di giocare con le slot machine solo ai maggiorenni, su esempio di quanto già accade con la tessera sanitaria per comprare le sigarette dai distributori. «Inoltre – ha spiegato - all'utilizzo della tessera si potrebbe accompagnare l'obbligo di trasformare le vincite superiori a 20 euro in buoni spesa». La proposta è stata accolta dal consiglio e i capigruppo si riuniranno per discuterne. Il regolamento ha ottenuto parere positivo non senza qualche riserva. La consigliera Sonia Brugnara ha criticato la non retroattività delle disposizioni e, in generale, la sensazione espressa da molti è che il giro di vite avrebbe dovuto essere più rigido.

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