Sindaco, la partita si gioca al centro 

Verso le comunali. Il centrosinistra e le prove di coalizione. Il Patt tratta su due tavoli e la Lega sbotta: «Ora basta». Italia Viva di Renzi  potrebbe correre da sola al primo turno, Donatella Conzatti: «Decisione a gennaio». E poi c’è #Inmovimento degli ex Robol e Biasioli



Trento. Le grandi manovre per la poltrona da futuro sindaco della città si fanno al centro. la disponibilità a mettersi in gioco della prorettrice Barbara poggio (che per ammissione della segretaria Lucia maestri ha colto di sorpresa anche il pd) ha smazzato le carte, mettendo in luce le possibili contraddizioni del centrosinistra. ma di riflesso ha rinfocolato i malumori della lega, granitica sull’altro lato della barricata con la stessa formazione che ha conquistato la provincia, ma spiazzata da un patt che - si fa notare - parla con voci diverse a seconda dell’interlocutore.

Ecco perché i partiti di centro, le due stelle alpine, ma anche italia viva di matteo renzi e in movimento di Andrea robol e Paolo biasioli (ex assessori silurati da andreatta) avranno un peso specifico non piccolo nella corsa a palazzo thun. e sabato in città rinasce la democrazia cristiana.

Ma riavvolgiamo il nastro. ad oggi uno scenario possibile è quello di un centrosinistra, se non verrà individuata una candidatura davvero unificante, che si possa presentare al primo turno in ordine sparso. Donatella conzatti è senatrice proprio di italia viva: «presto per dire se a trento ci presenteremo con il centrosinistra alle comunali. di sicuro saremo alternativi, come lo siamo a roma, alla nuova destra sfascista. per quanto riguarda la nostra presenza sui territori il ragionamento è posticipato a gennaio, quando sarà terminata la partita della manovra finanziaria. proprie in queste ore qui in commissione bilancio al senato sono stati depositati oltre 4500 emendamenti. subito ad inizio anno - osserva l’esponente del partito di renzi -ragioneremo sulla presenza del movimento dei territori, sui coordinamenti».

Il centro per antonomasia, in trentino in modo particolare, per decenni si è identificato proprio con la dc: «sabato prossimo, dopo la ricostituzione del partito a livello nazionale, riapriremo una sede in città» osserva Renzo gubert dello scudo crociato 2.0 è il presidente del consiglio: «nell'attuale situazione della politica trentina e regionale, italiana, europea e globale, il contributo che può dare un'associazione politica laica di ispirazione cristiana al bene comune sia utile, se non necessario. e ci accingiamo con entusiasmo, a dare operatività a tale convinzione dopo venticinque anni di diaspora assai poco incisiva» si entusiasma il già senatore.

Ma a destra si morde il freno di fronte alle trattative del patt che, come ha spiegato ieri la segretaria del pd lucia maestri, prosegue nella propria interlocuzione con i dem. in ambiente lega la misura è giudicata pressoché colma: «non lo si può negare. il nostro segretario politico Mirko bisesti È del tutto insoddisfatto per come proseguono le trattative con il patt. quali sono i problemi? beh - osservano alcuni esponenti molto vicini al delfino di salvini - la nostra impressione è che il partito autonomista non abbia una sola voce ma diverse voci. noi vediamo delle apprezzabili uscite del consigliere provinciale Lorenzo ossanna, abbiamo dei messaggi dal presidente del partito Franco panizza, che ci indirizzano a pensare una cosa. ma sul come si sta muovendo il loro segretario Simone marchiori c’è invece un punto esclamativo grande come una casa. ci dicesse che correranno da soli, con il pd, o con noi: siamo una coalizione che rappresenta comunque metà dei trentini» nota la lega.

Ma il patt ieri sera ha riunito la propria giunta di partito: «volevano la nostra voce univoca? cosa c’è di meglio di un documento ufficiale» chiosava ieri proprio marchiori. ma siamo ancora a novembre ed i tempi della politica virano verso la primavera per un quadro definito.GT.













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