Sindaci e Comunità di valle: ecco il piano taglia-indennità

Documento della giunta regionale: risparmi per 5 milioni, la maggior parte in Trentino Riduzioni per tutti, Circoscrizioni comprese. E solo gettoni agli assessori di piccoli Comuni


di Chiara Bert


TRENTO. Risparmi per oltre 5 milioni di euro, la maggior parte in Trentino. Attraverso riduzioni delle indennità di carica di sindaci, assessori comunali e componenti delle Comunità di valle. Ma anche con la soppressione di quelle degli assessori dei Comuni fino a 2 mila abitanti e delle Comunità di valle. Non piacerà a molti amministratori trentini e altoatesini, il progetto di riduzione dei costi della politica a cui sta lavorando l’assessore regionale agli enti locali Roberto Bizzo. Ma c’è da scommettere che incasserà il favore dell’opinione pubblica. Sempre che i tagli non appaiono insufficienti. E sempre che vadano in porto. Vediamo la proposta punto per punto, tralasciando i tagli previsti per l’Alto Adige.

Sindaci e assessori comunali. Bizzo ipotizza una riduzione dell’indennità di carica, tornando ai valori anteriori al 2010: in sostanza si tratta di un taglio del 6,6% delle indennità attuali. Sembra poco, ma consentirebbe un risparmio per le casse pubbliche di 940 mila euro (360 mila per i sindaci, 155 mila per i vicesindaci e 425 mila per gli assessori), a cui ne vanno aggiunti altri 27 mila per il taglio applicato a quelle dei presidenti dei consigli comunali.

I Comuni fino a 2 mila abitanti. L’assessore regionale propone alla giunta la soppressione dell’indennità di carica per gli assessori di questi Comuni, che in Trentino sono ben 168. Si tornerebbe quindi alla situazione precedente al 2005. Agli stessi assessori verrebbe comunque erogato (in assenza di indennità) il gettone di presenza per la partecipazione alle sedute di giunta e consiglio. Qui il risparmio teorico assommerebbe a circa 2 milioni di euro. In subordine, si ipotizza di abbassare la soglia per il gettone di presenza per gli assessori dei Comuni fino a 1.000 abitanti: in Trentino si tratta di 108 comuni.

Comunità di valle. Anche qui viene rivista l’indennità di carica per presidenti e assessori (lo stesso viene previsto per le Comunità comprensoriali altoatesine). Agli stessi dovrebbe essere comunque erogato (in assenza di indennità) il gettone di presenza per la partecipazione alle sedute della giunta e dell’assemblea. Il risparmio teorico viene quantificato in circa 700 mila euro.

Circoscrizioni. Neppure loro la scampano. Si propone infatti tagli alle indennità dei presidenti, per un risparmio di circa 24 mila euro in Trentino. Inoltre, la soppressione del gettone di presenza per la partecipazione alle commissioni circoscrizionali, il che consentirebbe una minore spesa di circa 90 mila euro nella sola città di Trento (a Bolzano e Rovereto, infatti, non vengono erogati gettoni ai membri delle commissioni).

Altre misure. La bozza predisposta dall’assessore Bizzo parla di introduzione del divieto di cumulo delle indennità per mandati svolti contemporaneamente in enti diversi, recependo così il principio introdotto dalla manovra Monti (gratuità delle cariche presso gli enti territoriali non previsti dalla Costituzione) si potrebbe prevedere il divieto di cumulo delle indennità per mandati svolti contemporaneamente presso enti diversi. Inoltre, il divieto di cumulo dei gettoni di presenza per le sedute di consigli e commissioni dello stesso ente che si svolgono nella medesima giornata. In questi casi il risparmio non viene però quantificato. Infine, come ulteriori previsioni per il contenimento dei costi, si suggerisce la convocazione dei consigli comunali con modalità informatiche, la possibilità di svolgere le sedute di giunta in teleconferenza o videoconferenza e l’accesso dei consiglieri agli atti del Comune con modalità informatiche.

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