Se ne discute martedì sera a Calavino 

Simonino da Trento, l’invenzione del colpevole

Valle di cavedine. Appuntamento martedì sera a Calavino (sala riunioni ex-municipio) per la presentazione della mostra: “L’invenzione del colpevole, il “caso” di Simonino da Trento, dalla propaganda...



Valle di cavedine. Appuntamento martedì sera a Calavino (sala riunioni ex-municipio) per la presentazione della mostra: “L’invenzione del colpevole, il “caso” di Simonino da Trento, dalla propaganda alla storia”, esposta al Museo Diocesano Tridentino fino al 13 aprile.

Si tratta di un’iniziativa che fa parte delle attività della Biblioteca Valle di Cavedine, legate al Giorno della memoria. La dottoressa Perini, cocuratrice della mostra, che presenterà la serata, illustrerà al pubblico l’idea che sta dietro alla mostra: da una parte la volontà di dare testimonianza del caso del “Simonino”, una delle pagine più oscure dell'antisemitismo trentino, dall’altra stimolare la riflessione sui meccanismi di “costruzione del nemico” e sul potere della propaganda, attualizzando la riflessione in relazione ai recenti attacchi subiti dalla Senatrice Liliana Segre.

Il caso del Simonino, triste vicenda storica che risale alla metà del XV secolo, offre dunque un’occasione di riflessione sul presente, segnato dal preoccupante riemergere di pulsioni antisemite e razziste, alimentate da una crescente intolleranza nei confronti dell’altro da sé, comunque inteso.

L’esposizione è stata ideata in omaggio a monsignor Iginio Rogger (1919-2014), già direttore del Museo Diocesano Tridentino e coraggioso protagonista della storica revisione del culto di Simonino, di cui nel 2019 ricorre il centenario dalla nascita. A distanza di più di mezzo secolo dalla sua abolizione, la mostra intende fare il punto sul “caso” di Simone da Trento e diffondere una più ampia conoscenza di questa delicata e attualissima vicenda tardo-medievale.

Sarà presente alla serata anchee l’Arcivescovo Emerito di Trento monsignor Luigi Bressan, che potrà testimoniare quanto avvenne nel 1965 quando, ristabilita la verità storica, venne soppresso il culto del Simonino e rimossa la salma dalla chiesa di San Pietro, che la ospitava. M.B.

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