TRENTO

Sicurezza, paura anche sulla "collina vip"

L’allarme dal Bosco della Città, furti in casa e danni alle auto



TRENTO. Non solo le periferie e la zona attorno alla stazione. Ora l’allarme sicurezza arriva pure dalla collina di Trento, in particolare dal Bosco della Città, a San Rocco di Villazzano, dove abitano (anche) farmacisti, dirigenti e avvocati e dove monta la protesta per una serie di furti in casa e vandalismi sulle auto.

Sulla collina di San Rocco, a pochi metri di distanza dal centro di recupero della fauna selvatica, abita pure l’ex dirigente provinciale Pier Dal Rì che dopo aver subito due furti in casa in pochi mesi (e dopo aver assistito a una serie di vandalismi sulle auto parcheggiate poco distante) si è preso a cuore la situazione. Ma finora senza risultato: «Ho contattato Comune e Provincia, perché il parcheggio del parco del Bosco della Città è di proprietà provinciale, ma pare che non sia possibile avere un sistema di telecamere che funzioni almeno come deterrente».

Non che le telecamere risolvano il problema, visto che dei ladri entrati in casa sua l’architetto Dal Rì ha una serie di immagini molto nitide. «Gli amministratori ci dicono che la sicurezza è una questione di percezione, ma qui i furti e i vandalismi sono realtà: c’è gente, come me, che ha avuto i ladri due volte in poco tempo ma si fa finta che il problema non esista. Qui accadrà il miracolo di vedere i comunisti che si appellano a Salvini». Una provocazione? «Solo fino a un certo punto» aggiunge l’architetto. Nemmeno l’allarme ha scoraggiato i malviventi che in pochi minuti hanno setacciato l’abitazione per poi darsi alla fuga: «Non è gente alle prime armi - conclude Dal Rì - visto che hanno aperto una cassaforte in breve tempo».

L’ultimo episodio risale all’altra sera quando uno dei frequentatori del parco ha trovato il finestrino dell’auto in frantumi al ritorno da una passeggiata.













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