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Sicurezza, investimento da 150 mila euro

Ad Ala il Comune ha stanziato i soldi per  nuove telecamere sia in centro che sulla statale



ALA. Otto nuove telecamere per il controllo del traffico sulla statale 12 e sulla Sp90 e poi quattro apparecchi di sorveglianza che si aggiungono agli altri otto già installati in centro città. Tutto questo ad Ala dove il sistema di controllo del traffico consentirà di controllare i veicoli che transitano e sapere se sono dotati di assicurazione, se sono in regola con la revisione, se sono rubati; costerà 120mila euro e sarà pronto entro agosto. Per le quattro telecamere nuove in centro e il rinnovamento del sistema sono stati stanziati invece 30mila euro.

Mercoledì 6 aprile, invece, i carabinieri incontreranno la popolazione per parlare di “Linee guida e accorgimenti per non diventare vittime di truffatori e ladri”, spiegando i trucchi ricorrenti di scippatori e falsi funzionari. L’appuntamento è alle 20:30 all’auditorium della Cassa Rurale di Ala, domani. Il capitano Massimo di Lena, comandante della compagnia  carabinieri di Rovereto, spiegherà alla popolazione come difendersi dalle truffe. “Anche se Ala è un comune tranquillo, è facile che anziani e fasce deboli della popolazione ne siano vittime” spiega il comandante dei carabinieri della stazione alense Roberto Baù.

“Collaborare con le forze dell’ordine sulla città e sulla Vallagarina è essenziale – aggiunge il sindaco Claudio Soini – per questo abbiamo voluto ospitare una serata informativa per la popolazione”. E per agevolare, in termini più generali, l’operato delle forze dell’ordine sul territorio, la giunta alense ha progettato un nuovo sistema di controllo del traffico e di videosorveglianza.

“Si tratta di poter controllare meglio il territorio, in un momento storico in cui la paura tra la popolazione è abbastanza diffusa” spiega il sindaco Soini. “Occorreva permette alle forze dell’ordine di essere più incisive e quindi aumentare la sicurezza- chiarisce l’assessore competente Stefano Gatti - ma parallelamente il sistema di sorveglianza limita la libertà, saremo tutti un po’ più controllati. Come sostiene il sociologo polacco Zygmunt Bauman, il sogno di una società più degna oscilla come un pendolo tra la sicurezza e la libertà, in cerca di un difficile equilibrio”. 













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