Si tuffa nel lago e batte la testa: è grave

Il turista, 67enne di Rovigo, è ricoverato in prognosi riservata in rianimazione. Dopo l’impatto ha avuto un infarto



TRENTO. Un banale tuffo nel lago di Levico. Un tuffo in acqua dal pontile per trovare refrigerio dal sole, ed ora è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione del Santa Chiara. Lui è un 67enne della provincia di Rovigo e le prossime ore saranno cruciali per capire quali potranno essere le conseguenze di quel tuffo. Sì perché entrando in acqua l’uomo ha sbattuto con violenza sul fondale procurandosi un grave trauma cervicale. Un impatto che ha provocato all’uomo anche un infarto. Soccorso sul posto dall’équipe dell’elisoccorso, è stato portato in ospedale in gravissime condizioni.

L’incidente verso le 11 di ieri mattina. L’uomo si trovava nella zona del lido privato, Buena Onda. La giornata festiva, il caldo, avevano richiamato numerose persone nella zona attorno allo specchio d’acqua di Levico. Il rovigotto ad un certo punto si è avvicinato al pontile con l’intenzione di entrare in acqua per rinfrescarsi. E ha deciso di tuffarsi. In quel punto l’acqua è relativamente bassa, aspetto che evidentemente non era stato valutato dal 67enne. Che quando è entrato in acqua è andato a sbattere con violenza la zona del collo sul fondale. L’allarme è stato dato immediatamente e il primo intervento di soccorso è stato tempestivo come la richiesta d’aiuto fatta al 112, il numero di riferimento della centrale unica del soccorso. Il turista, forse a causa del trauma ha avuto anche un infarto che è stato superato grazie alla rianimazione che è stata fatta nell’immediatezza dei fatti.

Stabilizzato, il 67enne è stato quindi caricato sull’elisoccorso (sul posto anche i vigili del fuoco di Levico per agevolare atterraggio e decollo del velicolo) e portato al Santa Chiara di Trento. Qui è stato accolto in codice rosso al pronto soccorso e dopo la prima serie di esami, ne è stato deciso il ricovero nel reparto di rianimazione. In quadro clinico è molto grave tanto che i medici non sono in grado di sciogliere la prognosi. L’uomo è sotto costante controllo medico e nelle prossime ore saranno valutati possibili interventi. A preoccupare è soprattutto il trauma cervicale, ma per sapere quali saranno le conseguenze del tuffo per il turista, sarà necessario osservare quello che succederà nelle prossime ore.

Ieri pomeriggio c’erano almeno duemila persone attorno al bacino del lago di Levico. A vigilare sulla sicurezza di tutti, nella zona non privata, il servizio di «Spiagge sicure» che è attivo con il personale specializzato nel salvataggio dal primo luglio e fino al prossimo 27 agosto.

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