Si spoglia in web cam e gli estorcono 500 euro

Vittima un giovanissimo roveretano che ha pagato per non far diffondere in rete il suo strip. La polizia è già risalita al responsabile che vive in Marocco



ROVERETO. Si è denudato, davanti alla web cam, toccandosi pure le parti intime, convinto di “chattare” con una bella fanciulla, che stava facendo altrettanto. Il minorenne roveretano non sapeva che, dall’altra parte del cavo, lo stavano filmando. Poi la “doccia fredda”: la fanciulla in realtà era solo l’esca per un’estorsione, portata alla luce dagli agenti del Commissariato di pubblica sicurezza di Rovereto (coordinato dal vice questore Leo Sciamanna), che ora stanno lavorando a stretto contatto con l’Interpol per bloccare l’autore dell’estorsione. Al giovane roveretano, l’uomo (Herry Hossam, residente il Marocco) è riuscito a spillare 500 euro. Con lo stesso stratagemma si è fatto consegnare circa 3000 mila da altre persone, residenti a Milano, Ancona, Salerno, Macerata, Venezia e Trapani.

Succede tutto a gennaio. Il minorenne, residente nell’Alta Vallagarina, si rivolge al Commissariato per denunciare l’estorsione. Qualche giorno prima, il giovanotto si era collegato al sito www.chatroulette.com, entrando in contatto con una sedicente donna, che prima lo convince a diventare amico su Facebook e poi a collegarsi via web cam sul Skype. Il ragazzo accetta e si collega su skype. Dall’altra parte appare una donna, che comincia a spogliarsi e lo invita a fare altrettanto, chiedendogli di toccarsi. Il gioco prosegue per qualche minuto. Poi cade la maschera. Improvvisamente appare il viso di un uomo (Herry Hossam) che lo minaccia di mettere in rete il filmato e girarlo a tutte le sue amicizie di facebook, se non gli avesse inviato 500 euro. Per dimostrare che non sta scherzando l’uomo gli invia un link su youtube, che poteva essere visto solo dalla vittima. Il giovanotto però non ha la somma di denaro e prega il suo interlocutore di pazientare. Nei giorni seguenti, i due entrano ancora in contatto e l’uomo rinnova le sue minacce al ragazzo. Si mettono d’accordo sulle modalità di pagamento: o tramite il servizio MoneyGram facendo una rimessa a favore di Hery Hossam, Marocco, oppure tramite ricarica di una carta di credito.

Il roveretano sceglie di inviare il denaro con MoneyGram. La polizia è riuscita ad accertare che, dal mese di novembre 2012 fino al gennaio 2013, altre persone avevano effettuato rimesse di denaro dall’Italia in favore dell’indagato. Tutte le rimesse in Marocco erano state riscosse sempre dalla stessa persona, che aveva sempre esibito lo stesso documento di identità. L’attività investigativa degli agenti del Commissariato di Rovereto non si è fermata e sta lavorando a stretto contatto con il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia del ministero dell’interno (Interpol). (n.f.)

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