Si è spento a 53 anni Fabrizio Zeni

Clarinettista, ha insegnato fino a maggio alla Damiano Chiesa



ROVERETO. Commozione e costernazione in città per la scomparsa di Fabrizio Zeni, per 30 anni insegnante di musica alla scuola Damiano Chiesa, e apprezzatissimo clarinettista. Fino al maggio scorso aveva insegnato, come sempre. Poi dei fastidi ai quali all'inizio non aveva dato peso e la scoperta di una malattia che lo ha portato alla morte in soli due mesi.

La sua carriera musicale l'aveva costruita a Rovereto, studiando alla Civica scuola Zandonai per diplomarsi nel 1978 al Conservatorio di Trento. Solo un anno dopo iniziava ad insegnare educazione musicale alla media Damiano Chiesa. Della musica aveva una concezione «democratica»: non solo e nemmeno tanto la delizia per una elité di persone particolarmente dotate, ma un modo di apprezzare la bellezza alla portata di tutti. Alla diffusione di cultura e sensibilità musicale dedicava a scuola il proprio impegno, pur senza trascurare il talento, quando ne incontrava qualcuno. Per 30 anni è stato lui a seguire anche il gruppo strumentale della scuola, formandone e dirigendone i ragazzi. Con risultati eccellenti.

All'insegnamento ha affiancanto per tutta la sua vita una intensa attività di strumentista. Ha collaborato con l'orchestra Haydn, la Filarmonica Trentina, l'Accademia I Filarmonici di Verona, l'associazione cameristica Rovereto, il gruppo «Dissuono» e lo «Johannes trio». Ha registrato per la Rai e inciso dischi. Negli ultimi anni era componente del Quintetto di fiati «Aeolus» e del Quartetto di Clarinetti «Alfred Hull». Collaborava con il «Teatro di Bambs» di Trento e l'associazione Neuma. Lascia la moglie Maria e la figlia Anna. Sabato il funerale, alle 11,30, nella chiesa arcipretale di San Marco.













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