Seviziava i propri cani: condannato a otto mesi 

Un uomo residente a Trento picchiava selvaggiamente i suoi due Dobermann Più volte sorpreso in piazza Centa mentre li prendeva a pugni e a cinghiate



TRENTO. Maltrattava i suoi cani anche per strada, a Trento, davanti agli occhi dei passanti. Una violenza tale da non passare inosservata e priva di denunce alla Lega Nazionale della difesa del cane. È stato condannato a 8 mesi di reclusione un quarantacinquenne straniero ma residente a Trento, finito a processo per maltrattamenti nei confronti dei proprio animali, due Dobermann. In più di una occasione li ha percossi con brutalità, anche con una catena di ferro, li ha sollevati da terra, al guinzaglio, fin quasi a farli soffocare. Numerose le segnalazioni arrivate alla Lega difesa del cane di Trento per il comportamento di quell’uomo che non aveva rispetto per i propri cani, che li seviziava ripetutamente, anche di fronte ai passanti. Dall’estate dello scorso anno, le segnalazioni si susseguivano e tutte riportavano la stessa versione. C’era un uomo, sui quarantacinque anni, che viveva in una parte della città piuttosto nota, la casa riconoscibile ai più. In diverse occasioni era stato visto picchiare selvaggiamente i propri cani, due Dobermann, un maschio ed una femmina, in piazza Centa a Trento. L’uomo li frustava con forza, usando il guinzaglio per colpire. Non era un comune guinzaglio, ma uno di quelli a catena. Non solo, quell’uomo colpiva i suoi animali anche con dei violenti pugni alla testa. Poli li sollevava. Usava il collare per alzarli, in alto, sempre di più, fino quasi a soffocarli. I due cani portavano anche delle museruole, erano molto strette. Ogni movimento impossibile. Dopo questi brutali maltrattamenti, riferivano i passanti atterriti da tanta violenza, le due povere bestiole non riuscivano più nemmeno a reggersi sulle zampe. Le percosse, la brutalità delle sevizie erano tali da non riuscire a trattenere più nemmeno quanto avevano in corpo. Una sera, a mezzanotte, un passante, sempre in piazza Centa, aveva visto l’uomo riservare, ancora una volta ai propri cani il medesimo trattamento. Uno dei Dobermann era appeso in alto, trattenuto dalla mano dell’ uomo stretta attorno al collare. Il cane stava soffocando. Il cittadino aveva chiamato i carabinieri. Un’altra volta ancora, un altro passante aveva visto e segnalato l’uomo mentre picchiava selvaggiamente un cande con un guinzaglio a catena. Accadeva questo nell’area cani di piazza Centa. Presso l’abitazione nella quale l’uomo dimorava i cani venivano lasciati sempre fuori, sul terrazzo.













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