Seviziano una gallina a scuola, denunciati due studenti di Tione

L'hanno gettata dalla finestra e poi le hanno tirato il collo



TIONE. Hanno portato una gallina a scuola, nascosta nello zainetto, poi l’hanno liberata in classe durante la ricreazione, quindi l’hanno gettata dalla finestra e, nel cortile un paio di piani più in basso, le hanno tirato il collo. È qualcosa di più di un semplice atto di bullismo, quello compiuto da due studenti dell’Istituto comprensivo di Tione, entrambi non ancora diciottenni, per i quali sono scattati un provvedimento disciplinare dell’istituto e la denuncia alla Procura presso il Tribunale per i minorenni con l’accusa di maltrattamento di animali.
 Ad occuparsi della uccisione selvaggia a cui è stata sottoposta la povera gallina sono per competenza i carabinieri di Tione, supportati dai colleghi di Storo e San Lorenzo in Banale, nelle cui giurisdizioni risiedono i due inquieti ragazzi. La disumana sequenza, di cui si è avuta notizia solo ieri, si sarebbe verificata ancora a metà novembre nel corso della pausa di metà mattinata. L’animale da cortile in classe non era approdato per caso: uno dei due ragazzi se l’era portato dal paese di provenienza imbragato dentro una voluminosa borsa. Nel tragitto casa-istituto la povera gallina non aveva dato sospetti nemmeno quando lo studente, dopo aver preso posto sul pullman, viaggiava alla volta di Tione. Molto probabilmente, ben infagottata nel fondo dello zainetto, la gallina aveva il destino segnato già dalla sera prima.
 Stando alle informazioni raccolte dai carabinieri è stato al momento della ricreazione che la spaventata ovaiola ha fatto inaspettatamente la sua apparizione tra i banchi. Il tempo per qualche rincorsa e un successivo svolazzare di piume, poi l’animale viene scaraventato fuori dalla finestra, dove da sotto qualcuno si era già appostato pronto per sacrificarla. Dalle altre finestre dello stabile, intanto, richiamati dalla concitazione, più spettatori osservavano quanto stava avvenendo. A quanto finora risulta, nessun docente o bidello avrebbe notato quanto stava avvenendo.
 Probabilmente tra gli studenti quella caccia alla ovaiola non deve essere piaciuta. Sta di fatto che qualche ora dopo la voce arriva ai piani alti dell’istituto. È allora che il dirigente scolastico Severino Papaleoni, dopo un andirivieni tra i piani, incomincia a rendersi conto che qualcosa di anomalo quella mattina dentro l’istituto è avvenuto. Poi il professore chiama a raccolta i colleghi per cercare conferme circa l’accaduto. Nel contempo, però, una medesima indicazione arriva anche ai carabinieri. Ai marescialli Lino Girardi e Giuseppe Morgantini basta poco per rendersi conto che in quella storia c’è effettivamente del vero. Una successiva ricognizione consentiva loro di raccogliere ulteriori testimonianze che confermavano il quadro della vicenda, in modo da poter stendere un primo dettagliato rapporto, a sua volta trasmesso ieri ai rispettivi comandi di Riva del Garda, Trento e all’autorità giudiziaria. Proprio ieri infatti la segnalazione è stata inviata alla Procura presso il trbunale dei minorenni.













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