Sequestrata l’elemosina al mendicante

Il provvedimento nei confronti di un romeno molesto davanti all’ospedale. L’uomo è stato anche espulso dal nostro Paese


di Paolo Tagliente


ROVERETO. Da qualche tempo si piazzava proprio davanti all’ospedale e chiedeva l’elemosina ai passanti e a chi, magari dopo una visita a un familiare o un esame, usciva dalla struttura sanitaria. Il problema, però, era rappresentato soprattutto dal modo insistente, per non dire aggressivo, con cui lui, romeno di 21 anni, chiedeva il denaro alla gente. È così, giovedì mattina, verso le 11.30, qualcuno deve aver deciso che la misura era colma e ha chiamato il 113, segnalando la presenza molesta del giovane. Una delle volanti in servizio sul territorio s’è immediatamente recata al santa Maria del Carmine, dove il ragazzo stava tranquillamente continuando la sua “attività”. Dopo le domande di rito e l’identificazione, gli agenti lo hanno invitato a seguirli al Commissariato. Lì, nelle sue tasche, sono stati trovati e sequestrati circa 115 euro, gruzzoletto provento della sua opera di indefesso questuante. Forse si aspettava di poter lasciare l’edificio della Polizia così, con il denaro sequestrato e una bella lavata di capo. Invece, le cose sono andate molto diversamente: il dottor Leo Sciamanna, dirigente del Commissariato, ha deciso di applicare per la prima volta il decreto legge 30 del 2007 che prevede l’allontanamento dal territorio nazionale del cittadino straniero per il quale sono venute a cessare le condizioni che determinano il diritto di soggiorno.

Dalle verifiche compiute, infatti, è emerso che il ragazzo in Italia non svolgeva alcuna attività se non quella di mendicante. E quindi, seppur romeno e quindi comunitario, non avendo egli alcun motivo valido per restare qui, nei suoi confronti è stato firmato un provvedimento di allontanamento dal nostro Paese che il giovane dovrà rispettare entro 30 giorni. «Si tratta del primo provvedimento di questo genere – spiega Sciamanna – ma temo non sarà certo l’ultimo. La situazione dei mendicanti, anche a Rovereto, è diventata insostenibile. In un incontro organizzato proprio per dare consigli su come difendersi da malintenzionati e truffatori e svoltosi qualche settimana fa con i rappresentanti delle forze dell’ordine, molte sono state le persone anziane che hanno espresso grande preoccupazione per la presenza sempre più insistente di mendicanti che spesso non si limitano a chiedere un piccolo aiuto economico, ma vanno ben più in là, in qualche caso fino alle vere e proprie minacce. Preso atto di questo – conclude il dirigente della Polizia di stato –abbiamo deciso di passare alla linea dura: fino ad ora ci limitavamo all’identificazione e ad un invito bonario ad andarsene, adesso abbiamo deciso di applicare la legge».

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