Senza esito le ricerche di Paolo Furlan

Il sub trentino forse è stato tradito da un’onda mentre era impegnato in un’immersione a largo di Camogli sabato mattina



TRENTO. Sono andate avanti anche per tutta la giornata di ieri le ricerche di Paolo Furlan, il ragioniere di Mezzocorona di 36 anni disperso da sabato mattina nelle acque del mare davanti a Camogli, in Liguria. Gli uomini della capitaneria di porto di Genova e di Santa Margherita avevano interrotto le ricerche sabato sera con il calare del sole ricerche che sono riprese ieri mattina da parte dei sommozzatori dei carabinieri e dei vigili del fuoco. E purtroppo in serata sono stata interrotte nuovamente senza nessuna novità. A nulla sono serviti i servizi perlustrativi della motovedetta della capitaneria di porto e dell’elicottero che ha perlustrato per ore la zona dall’alto. Sono ore di apprensione sia per gli amici di Paolo che erano con lui per un lungo week end di immersioni, sia per gli amici della Rotaliana e della Paganella che a casa attendono di sapere qualcosa. Attendono soprattutto di ricevere una buona notizia perché, come sottolineano tutti, la speranza non è finita.

Per indirizzare le ricerche, gli uomini della capitaneria di porto hanno anche analizzato l’attrezzatura degli altri componenti del gruppo che avevano fatto l’immersione assieme a Paolo Furlan. L’attenzione in particolare è per il computer da polso che ogni subacqueo indossa e che segna le diverse altezze che vengono toccate durante l’immersione. Furlan stava scendendo assieme ad una ragazza e forse dai dati del computer di lei potrebbero arrivare degli elementi utili per capire meglio in che luogo sia «scomparso» il ragioniere di Mezzocorona.

Ricordiamo che il gruppo era partito sabato mattina da Santa Margherita Ligure per un’immersione nella baia di San Fruttuoso, nei pressi di Camogli. Erano arrivati in sette ma in sei si sono buttati in acqua. Il gruppo era in acqua da circa una quarantina di minuti quando la ragazza che era vicina a Furlan è risalita: aveva perso di vista il compagno di immersioni.

Immediatamente è stato dato l’allarme e sono subito iniziate le ricerche che hanno coinvolto una ventina di persone. Ma dopo otto ore sono state interrotte. Anche ieri c’è stato un grande impegno nelle ricerche che riprenderanno questa mattina. Ad assistere le manovre, nella speranza di un segnale che restituisse il sorriso, gli amici di immersione di Paolo, un gruppo di trentini e di milanesi che aveva scelto lo scorso fine settimana per un’uscita nel mar ligure. Un’uscita giudicata facile quella di sabato ma con il mare che non era in condizioni ottimali. Il problema risiedeva soprattutto nella scarsa limpidezza dell’acqua. Anzi, era acqua che poteva essere giudicata torbida visto che nei giorni precedenti c’erano state delle mareggiate.

Paolo Furlan e gli altri sub, però, erano molto esperti tutti avevano ottenuto il brevetto avanzato e uno di loro anche con quello di istruttore. E ancora non è ben chiaro cosa sia successo, come sia stato possibile che Paolo sia improvvisamente scomparso nel nulla. Una delle ipotesi è che sia stato tradito da un’onda improvvisa. Ma si tratta solo di un’ipotesi. Le ricerche proseguono anche oggi.©RIPRODUZIONE RISERVATA













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