«Sei tesino se...», in 500 lo spiegano su Facebook

Inatteso boom del gruppo al quale hanno aderito Comuni, associazioni e tesini Tante battute in dialetto e la variante attesa da anni come segno d’appartenenza


di Silvia Fattore


TESINO. E' stato creato solo pochi giorni fa ma ha già più di 550 membri il Gruppo aperto nato su Facebook con il nome di “Sei Tesino se...”.

La pagina è stata letteralmente inondata da commenti da parte degli iscritti che hanno potuto completare la frase del titolo inserendo ciò che occorre aver fatto per essere definiti tesini. Ed è il trionfo delle espressioni tipiche dialettali della valle. Sei tesino se... «de sta stajon te 'ndavi a sgefolarte col sgravatelo!». Sei tesino se... «piovarafi dal palù cadi in tera e leva su, cadi in tera sul paltan, leva su che le to dan». Sei tesino se... zte se cosa che vol dir "molezene» e «se sai cos'è l'orelo». E ancora sei tesino se sai quel che vol dire «scaluma el mèco» e «se quando diventi grande le vecchiette per strada ti dicono "Me ricordo che t'era grande un scheo"».

Iniziative così se ne stanno vendendo molte in questi giorni sul web, ma quello del Tesino sembra essere davvero un fenomeno unico. Basta fare due conti per capire di cosa stiamo parlando: i tre paesi della Conca più Bieno faticano ad arrivare ai 3.000 abitanti. Se poi si calcola che la popolazione è tendenzialmente anziana e quindi molti non sanno nemmeno cosa sia Internet, la cifra di 550 membri, raggiunta fra l'altro rapidamente, diventa enorme.

Sulla presentazione della pagina si legge che «il gruppo aperto è per tutti quelli che sono per nascita, o che si sentono per origine, adozione, affetto, simpatia Tesini e che vogliono condividere su questa pagina un pensiero o un ricordo sulla vallata o su un singolo paese che uniti insieme formano questa splendida comunità».

Tra i membri anche le istituzioni come il Comune di Castello Tesino, alcuni assessori ed ex sindaci, le associazioni, gli esercenti. E poi tantissimi giovani che dimostrano di conoscere il dialetto, ma soprattutto di sentirsi appartenenti a una comunità unica in tutta la Valsugana. Non per niente, come dice uno di loro, «Sei Tesino se la forzela l'e el confine».

Non mancano poi i nostalgici, coloro che hanno dovuto lasciare la Conca, magari tanti anni fa, ma che il Tesino se lo sono portati nel cuore. «Sei Tesino se anche se ti trasferisci da un'altra parte non dimentichi mai il tuo dialetto: 'ndemia o que femia, se ti ie ti ie se no olto ia, che mal de panfa, tato». O poi ancora sei tesino se «anche se vai a vivere via, senti la necessità di tornarci almeno una volta in settimana e quando arrivi alla cascatella ti sembra che l'aria sia più fresca, più buona», «perché sei di nuovo a casa», «il Tesino è il Tesino: rimane nel cuore dovunque tu vada». Inevitabili poi le battute su quella variante che da anni viene sbandierata ma che ad oggi non si è visto ancora l'inizio lavori: «Ti si un tasin se anca ti ti si drio spetar la variante da quela olta che ti ciapavi la corièra per ndar a scola».

Insomma, ancora una volta l'orgoglio di appartenere a questa comunità si è fatto sentire forte più che mai.

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