Seggi elettorali alla prova Covid 

Verso le elezioni. Per convincere gli scrutatori a stare al chiuso per 4 giorni compenso aumentato del 50 per cento In città non ci sono cambi nella collocazione delle sezioni. Ecco il protocollo da seguire ed il «dilemma» della matita 



+trento. Inutile girarci tanto attorno. Nelle segreterie dei partiti si teme che il timore per il Covid aumenti di un altro 10/15 per cento la già alta quota endemica di astensionismo. C’è, è vero, un protocollo molto preciso che dovrebbe garantire un’affluenza al voto in sicurezza domenica e lunedì ma ci sono anche delle incertezze che (se non vivessimo in un momento in cui non c’è nulla da scherzare) fanno sorridere: «Tante persone ci chiedono se debbono portarsi la matita da casa per evitare di maneggiare quella già toccata da centinaia di persona» osserva Claudio Cia che, nella sua veste di assessore agli enti locali, ha coordinato la fase preparatoria della macchina organizzativa, ora nella mani dei Comuni. «La risposta è no, anche perché la matita che si usa per votare è di un tipo particolare e, va detto, che se una scheda venisse barrata con una matita o penna dicversa da quella consegnata verrebbe annullata. Il protocollo (che poi vedremo) prevede una sanificazione molto attenta della matita. Molti ci chiedono se per motivi di sicurezza ci sono stati dei cambiamenti nella dislocazione dei seggi in città e anche su questo posso tranquillizzare: nel Comune di Trento si andrà a votare negli stessi seggi delle ultime tornate. Sono stati mantenuti tutti» osserva l’assessore. Altra questione: in questi tempi di pandemia ci sono stati problemi particolari per trovare gli scrutatori che, comunque tra un’operazione e l’altra, trascorreranno quattro giorni al chiuso per tutte le operazioni di voto. Sorride Cia: «Ci avevamo pensato e per rendere più appetibile questo compito come Regione avevamo deliberato di aumentare di un 50 per cento il loro compenso. Questo ci ha consentito di reclutarli senza troppi problemi».

La questione della matita:«Al momento dell'accesso nel seggio, l'elettore dovrà procedere alla igienizzazione delle mani con gel idroalcolico messo a disposizione in prossimità della porta. Quindi l'elettore, dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l'identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, provvederà ad igienizzarsi nuovamente le mani. Completate le operazioni di voto, è consigliata una ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio». Insomma tripla passata di gel.

Nel corso delle operazioni di voto, occorre che siano anche previste periodiche operazioni di pulizia dei locali e disinfezione delle superfici di contatto, compresi tavoli, cabine elettorali e servizi igienici.Per accedere ai seggi è obbligatorio l'uso della mascherina da parte di tutti gli elettori come anche di scrutatori e rappresentanti di lista. I locali destinati al seggio devono prevedere un ambiente sufficientemente ampio per consentire il distanziamento non inferiore a un metro sia tra i componenti del seggio che tra questi ultimi e l'elettore. Si deve, però, anche garantire la distanza di due metri al momento dell'identificazione dell'elettore, quando a quest'ultimo sarà necessariamente chiesto di rimuovere la mascherina limitatamente al tempo occorrente per il suo riconoscimento. Agli anziani si consiglia di votare lunedì.G.T.













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