L’iniziativa ha avuto il via libera (tra gli applausi) in commissione provinciale

Seconde case, lo stop nel Bleggio

Il sindaco Iori spiega: «Così diamo una mano ai nostri giovani»


Graziano Riccadonna


BLEGGIO SUPERIORE. Un forte limite alle seconde case per favorire i giovani e la ricostruzione dei centri storici. Questa la "storica" decisione presa dal Comune di Bleggio Superiore approvata nei giorni scorsi dalla terza commissione provinciale, in attesa del parere dell'esecutivo. L'obiettivo del Comune è quello di favorire i giovani e tutelare i propri centri abitati.

La richiesta avanzata dal comune bleggiano riguardava l'inclusione nell'elenco dei Comuni aderenti alla legge Gilmozzi, la numero 1 del 2008, che favorisce per le esigenze abitative (sempre più pressanti) il settore giovanile e le ricostruzioni o riattamenti dei centri storici, altrimenti destinati allo svuotamento, soprattutto nelle periferie.

«Lo scopo principale della nostra iniziativa - spiega il sindaco Alberto Iori - è soprattutto quello di favorire, rispetto all'espansione delle seconde case, prima di tutto il riuso dei nostri centri storici, poi l'imprenditoria giovanile. Perché i nostri giovani - con il mercato sotto pressione per la richiesta di seconde case - si trovano altrimenti costretti alla rinuncia alla casa d'abitazione».

Per questo il Comune ha chiesto di essere ammesse nell'elenco dei comuni tenuti secondo la legge Gilmozzi a limitare la concessione di nuovi alloggi per vacanze (le cosiddette seconde case). In questo senso tali Comuni non possono destinare ad alloggi turistici oltre il 20 per cento delle nuove concessioni a edificare.

Soddisfatto anche il consigliere provinciale locale, Roberto Bombarda (presidente della commissione provinciale che ha approvato all'unanimità la scelta), che si è battuto più di tutti per l'approvazione della domanda bleggiana: «Si tratta di un caso esemplare, di un Comune che chiede di essere sottoposto a vincoli nella concessione di nuove licenze. E' un esempio anche per gli altri Comuni, perché lo spazio vitale per i nuovi alloggi è sempre più risicato, mentre urgono altri bisogni, come quello giovanile».

Ora ci si augura che dopo il passaggio in commissione l'iter burocratico proceda con velocità e la giunta provinciale recepisca la richiesta di Bleggio Superiore in tempi brevi.

La scheda. La richiesta è partita dal Comune di Bleggio superiore (alla Provincia) con l'intenzione di essere inseriti nell'elenco della cosiddetta legge Gilmozzi. L'effetto (quando l'iter sarà perfezionato dalla giunta provinciale) sarà quello di limitare al 20 per cento le concessioni edilizie per alloggi turistici (seconde case).  L'obiettivo è quello di favorire i giovani che possono prendere casa sul territorio e salvaguardare dalle speculazioni i centri abitati.













Scuola & Ricerca

In primo piano