la sentenza

Se il vigile è in borghese la multa non è valida

Il giudice di pace annulla la sanzione ad un automobilista in base alla sentenza della corte di cassazione. L’agente era fuori servizio e quindi l’atto era illegittimo



TRENTO. La multa l’aveva firmata un vigile urbano, ma per il giudice di pace di Trento è illegittima. Nulla da obiettare probabilmente sulla «ragione» della sanzione, ossia sul fatto che l’infrazione era stata effettivamente commessa, ma l’agente della polizia locale nel momento in cui l’ha contestata era non solo in borghese, ma anche fuori servizio. E quindi il foglietto della multa equivale a carta straccia.

Le decisione del giudice è di un paio di mesi fa e prende spunto non da una sua interpretazione delle norme ma da una sentenza della cassazione che a suo tempo aveva fatto discutere. Ma ecco su cosa ha dovuto decidere, nel caso in sè, il giudice di pace di Trento. Il punto di partenza è rappresentato da un camion per la raccolta dell’immondizia che era rimasto bloccato a causa della neve. Dietro a questo si era quindi formata una coda di macchine che un automobilista avrebbe cercato di eludere tentando un sorpasso. Che non sarebbe stato fatto nelle condizione di sicurezza richieste dal codice della strada.

A tutto questo avrebbe assistito un agente della polizia locale (libero dal servizio) che sarebbe sceso in abiti civili della sua macchina per contestare l’infrazione. Tutto questo mostrando il tesserino e qualificandosi in questo modo. Dopo la contestazione sul posto erano passati alcuni giorni e la multa con tanto di importo della sanzione da pagare era arrivato a casa dell’automobilista. Il quale però non ha pagato ma ha presentato il ricorso al giudice di pace. E si è visto dare ragione.

Tutto questo in base ad una sentenza della corte di cassazione dello scorso 2008. Sentenza (la numero 5771 di quell’anno della seconda sezione civile) nella quale si era concluso che «a differenza di altri corpi (quali la Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza eccetera i quali operano su tutto il territorio nazionale e sono sempre in servizio) gli agenti della Polizia Municipale rivestono la qualifica di agenti di polizia giudiziaria solo nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza e limitatamente al tempo in cui sono in servizio».

Pertanto «se la sanzione è stata comminata da un agente della polizia municipale in abiti civili e fuori dal servizio di vigilanza, egli nel momento dell’accertamento dell’infrazione contestata non riveste la qualifica di agente della polizia giudiziaria e di conseguenza pone in essere atti amministrativi illegittimi». Da qui l’annullamento della multa per l’automobilista.













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