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Scuole private, la giunta Rossi concede lo sconto

Il governatore spiega il taglio dell'Imis: «Una mano a chi usa gli edifici a scopo educativo». Impianti di risalita, possibile esenzione e Irap dimezzata


di Chiara Bert


TRENTO. Si parla da settimane di abolizione dell’Imis sulla prima casa, di agevolazioni per piccoli negozi, laboratori artigiani e studi professionali, di sconti sugli impianti imbullonati. Non era emerso un altro sgravio deciso dalla giunta provinciale nella legge di stabilità 2016, depositata ieri mattina, insieme al bilancio, agli uffici del consiglio provinciale: si tratta dello sconto sull’Imis alle scuole private paritarie, che godranno di un’aliquota agevolata dello 0,2% (oggi l’aliquota ordinaria è dello 0,895). Ma i Comuni potranno anche azzerarla. «È una decisione che abbiamo maturato per dare una mano a istituzioni che usano gli immobili per scopi educativi e formativi», spiega il presidente della Provincia (che è anche assessore all’istruzione) Ugo Rossi. Ma è facile prevedere che il «regalo» alle private - che sono in gran parte scuole cattoliche - farà discutere.

Ruderi. Vengono esentati dal pagamento dell’Imis, fino all’inizio dell’intervento di ricostruzione, anche i fabbricati dismessi, degradati o incongrui che vengono demoliti (i cosiddetti «ecomostri»).

Aree gravate da esproprio. Viene introdotto il rimborso dell’Imis per le aree edificabili su cui grava un vincolo di esproprio, nel caso di mancata espropriazione entro 10 anni: il Comune dovrà rimborsare l’imposta in caso di variante urbanistica che renda l’area non edificabile, per un periodo fino a 10 anni.

Impianti di risalita. Confermata anche per il 2016 la possibilità per i Comuni di prevedere un’aliquota agevolata (fino all’azzeramento) per gli impianti di risalita. E sempre in tema di impianti, la Provincia ha deciso una forte riduzione dell’Irap alle concessionarie (che sono soprattutto gestori di impianti sciistici), passando da una previsione iniziale del 5,12% ad un’aliquota del 2,98%.

Alloggi a canone concordato. I Comuni potranno stabilire un’aliquota ridotta per chi affitta il proprio immobile a canone concordato.

Mutui agevolati, rate sospese. Sempre in tema di casa, considerato il protrarsi della crisi, la Provincia ha deciso confermare anche per il 2016 la possibilità di sospendere il pagamento delle rate dei mutui agevolati (in vigore dal 2009), per un periodo non superiore a 18 mesi, a favore dei mutuatari che lo richiedono alle banche convenzionate.

Inquilini Itea «salvi». L’assessore Carlo Daldoss aveva annunciato una norma che è prontamente arrivata e salva quegli inquilini che, a seguito della detrazione statale introdotta a favore dei titolari di alloggio sociale, hanno superato il limite Icef (0,34) che dà diritto a rimanere in alloggio Itea. Sono circa 120 le famiglie potenzialmente destinatarie della revoca dell’appartamento.

Edilizia abitativa. Per quanto riguarda l’edilizia abitativa pubblica, la manovra stanzia 6,5 milioni per la misura dell’integrazione al canone degli alloggi affittati sul mercato. Confermata per il 2016 la norma che prevede la possibilità da parte delle banche di anticipare le detrazioni fiscali statali che spettano per le ristrutturazioni e le riqualificazioni energetiche sulla prima casa, godendo di una garanzia dei soggetti che svolgono attività di garanzia collettiva fidi: la Provincia pagherà gli interessi che derivano dalle operazioni di finanziamento. La misura ha l’obiettivo di incentivare le ristrutturazioni per dare impulso all’edilizia in crisi. Sul fronte dell’edilizia agevolata, per l’acquisto e la ristrutturazione della prima casa, con priorità per le giovani coppie, le risorse stanziate sul bilancio pluriennale ammontano a circa 40 milioni. Con il Fondo di social housing l’obiettivo è di realizzare 500 alloggi a canone moderato entro il 2016. Sul 2017 sono stanziati 13,5 milioni per attivare invece il progetto «Risparmio casa», per facilitare l’acquisto e le ristrutturazioni di prima casa a chi ha investito in fondi previdenziali.













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