lo studio

Scuole, in Trentino le più sicure d'Italia

I dati del nuovo rapporto Legambiente: quasi il 70% degli edifici costruito dopo il 1970



TRENTO. La provincia di Trento si conferma al primo posto assoluto per la sicurezza delle strutture scolastiche. Lo rileva Legambiente nella nuova edizione del Rapporto scuola dedicato proprio alla qualità dell'edilizia scolastica.

A livello nazionale, il 32,5% delle scuole necessita di interventi di manutenzione urgente e il 41,2% si trova in aree a rischio sismico ma solo il 22,2% degli edifici scolastici ha effettuato la verifica di vulnerabilità. Inoltre, il  9,8% degli edifici si trova in aree a rischio idrogeologico e l'8,4% è esposto a rischio vulcanico.

A guidare la classifica della qualità edilizia, come detto, c'è proprio il Trentino, davanti a Pordenone e Forlì; Roma si piazza al 66° posto. La prima città del sud è Lecce, al 21esimo posto. Secondo Legambiente «più di 41 mila edifici scolastici italiani hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza».

La situazione in Trentino. Scuole giovanissime (quasi il 70% costruito dopo il 1974) costruite secondo i criteri della bioedilizia (3,3%) e tutte con giardini e aree verdi. Solo l’1,6% ha bisogno di interventi urgenti (considerando che siamo al di sotto della media nazionale che è pari al 49,7%) e il 66,7% ha usufruito di interventi di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni.

Un dato che si rafforza con quello che emerge dagli stanziamenti comunali per l’edilizia scolastica, dove l’impegno dei comuni è di gran lunga superiore rispetto a quello che si prefiggono gli altri centri urbani del nostro Paese. Certificazioni di collaudo statico (86,2%), di agibilità (98,4%), di prevenzione incendi (94,9%) e per tutte le scuole quello igienico-sanitario, ma anche impianti elettrici a norma, requisiti di accessibilità e porte di sicurezza.

Una marcia in più hanno queste due realtà sul tema della mobilità sostenibile: piste ciclabili in aree limitrofe alle scuole (43,1%), attraversamenti pedonali (71,5%), transenne parapedonali (27,6%) e semafori pedonali (9,8%) ma soprattutto zone dove il limite di velocità è fissato a 30 km/h per il 48,8% delle scuole trentine. Nell’82,2% delle mense scolastiche si mangia bio, si usano solo stoviglie di ceramica (75,3%) e i bambini bevono acqua del rubinetto (100%). Tutte le scuole differenziano i rifiuti, si utilizza il neon nel 95,9% per illuminare le aule e gli edifici. Dotati di impianti di energia rinnovabile sono il 14,6% delle scuole, tra questi gli impianti solari termici sono presenti nel 44,4%, i solari fotovoltaici nel 72,2%. Si eseguono monitoraggi per verificare la presenza di amianto e radon in tutti gli edifici. In termini di rischio ambientale gli edifici scolastici si trovano in prossimità di elettrodotti (8,1%), di antenne cellulari (6,5%), a meno di 5 km da un aeroporto (42,3%), entro 1 km da un’autostrada e a ridosso di pompe di benzina (22,8%).













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