Scuola, nominati i nuovi dirigenti

Sei sedi sono ancora da assegnare. Approvati i piani di formazione professionale



TRENTO. Approvata ieri in giunta la delibera con le conferme, i rinnovi di incarico e la mobilità dei dirigenti scolastici del Trentino. Sono 19 le sedi nelle quali si avrà un cambio di dirigenza per effetto dei pensionamenti, dei trasferimenti in altre regioni e delle richieste di mobilità. Sei rimangono da assegnare. Dirigerà il nuovo liceo linguistico di Trento, Mario Turri, che per molti anni ha collaborato con il dipartimento nel settore dell’internazionalizzazione. Marina Poian, già dirigente dell’istituto Battisti, passa a dirigere il tecnico Tambosi. Francesca Carampin dirigerà il comprensivo Rovereto Sud, Nicola Cetrano il comprensivo Trento 1, Massimo Gaburro il comprensivo Mezzocorona, Elina Massimo l’istituto di istruzione delle arti Trento-Rovereto, Lidio Miato il comprensivo Pergine 1, Lucia Predelli il comprensivo di Piné, Michele Rosa il comprensivo Trento 5, Cesare Marino Ruatti il comprensivo di Taio, Laura Zoller l’Iti Marconi di Rovereto. Nuovi piani di studio per l’istruzione e la formazione professionale. La giunta provinciale ha dato il via libera ai nuovi percorsi a partire dal prossimo anno scolastico. I piani, che avranno durata triennale e quadriennale, valorizzano l’apprendimento delle materie scientifiche e tecnologiche, di quelle storiche e delle lingue straniere (tedesco e inglese).

Sempre in materia di formazione professionale, la giunta ha istituito a partire dal prossimo anno formativo (2012-2013), il repertorio provinciale delle figure professionali. L’attuale normativa stabilisce che i percorsi di istruzione e formazione consentono di formare figure di livello differente. L’obiettivo del repertorio provinciale è assicurare validità nazionale ai titoli conseguiti a conclusione del percorso professionale.

Il repertorio stabilisce gli standard formativi poi spendibili sul mercato del lavoro. Sono 17 le figure di qualifica professionale e 20 quelle di diploma professionale. «Gli standard di qualificazione delle competenze tecnico-professionali - ha spiegato l’assessore provinciale all’istruzione Marta Dalmaso - sono stati elaborati con il coinvolgimento delle categorie produttive del territorio e delle parti sociali».

Il repertorio provinciale è stato elaborato anche tenendo conto dei fabbisogni formativi che mutano con il mutare del mercato del lavoro. Ha un carattere aperto e può essere aggiornato in relazione alle necessità espresse dal contesto produttivo locale e delle modifiche che vengono apportate al repertorio nazionale.

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