Scuola, inizia l’era Dalmaso

Prima campanella all’Iti Buonarroti e al Tambosi. Con molte novità: dal tedesco alla storia



TRENTO. Vacanze addio. Da domani per 1.100 studenti dell’Iti Buonarroti e per altri 500 iscritti al Tambosi di Trento si torna in classe. Un “gioco d’anticipo” rispetto agli altri istituti che apriranno i battenti giovedì mattina. Insomma, l’anno della riforma Dalmaso è ormai alle porte. E le novità non mancano: dalle lezioni più corte alla storia locale, passando per il tedesco obbligatorio.


In tutte le scuole del Trentino da giovedì si tornerà sui banchi. Un ritorno anticipato rispetto alle altre regioni italiane, che torneranno in classe tra il 13 ed il 20 settembre, anticipato ulteriormente da Iti Buonarroti e Tambosi di Trento: in questi due istituti la prima campanella suonerà già domani. Segnale che le vacanze sono ormai davvero finite, anche se gli studenti che devono fare i conti con i corsi di recupero nei giorni scorsi se n’erano già accorti.

L’anno più lungo.
Quello che inizia domani sarà un anno scolastico decisamente lungo per gli studenti trentini che dovranno stare in classe per 206 giorni. Per legge i giorni di scuola devono essere almeno 200: il Trentino ha voluto “esagerare” col calendario più extra large d’Italia. In Puglia e Campania, per fare solo due esempi, si sono “accontentati” di 201 giorni. Nonostante tutto, nella nostra provincia ci si potrà consolare con vacanze natalizie più lunghe: ben 17 giorni. Le lezioni, infatti, non riprenderanno subito dopo Befana, bensì il 10 gennaio 2011. La scuola finirà l’11 giugno.

Via alla rivoluzione.
Si apre il sipario sulla discussa riforma Dalmaso che da domani diventa ufficialmente operativa. Tante le novità approvate dalla giunta nonostante le proteste degli studenti (in piazza) e dei docenti (attraverso i sindacati). La novità principale è la cancellazione degli istituti professionali (per fare un esempio, il Battisti di Trento) che confluiscono gradualmente nei tecnici. C’è però un’eccezione: sarà mantenuto un percorso di istruzione professionale nel settore dei servizi socio sanitari al Don Milani di Rovereto.

Non solo: il nuovo sistema trentino della scuola superiore sarà impostato sul modello di due bienni più un quinto hanno rivolto alla scelta dell’università o del lavoro. Il primo biennio, detto biennio comune, avrà una forte valenza orientativa con 20-26 ore (in base all’indirizzo) di materie comuni. Ma cambiano anche i programmi e le materie. Da quest’anno in prima e seconda elementare ed in prima media saranno insegnati gli snodi fondamentali della storia trentina. Non c’è una lista di argomenti predefinita, ma ogni docente deciderà i temi da affrontare. Inoltre, anche nei primi due anni di superiori sarà obbligatorio studiare il tedesco, oltre all’inglese. Deroghe per spagnolo e francese sono previste in alcuni istituti (Da Vinci, Marie Curie per citarne alcuni) dove ci sono esperienze consolidate in questo senso.

Lezioni più corte.
Basta con le ore di 60 minuti. Per avere un tempo scuola più a misura di studente la giunta ha deciso di optare per le lezioni di 50 minuti. Nonostante il «no» dei collegi docenti, in seguito all’ok dei consigli d’istituto saranno attivate in tutti gli istituti della provincia (escluso il Pozzo di Trento). Martedì, intanto, continuerà anche la trattativa Provincia-sindacati per definire il recupero delle ore da parte dei docenti.

Altre novità.
In attesa che venga definito (e dovranno passare ancora 4 anni) il corso integrativo per accedere alla maturità da parte degli studenti che hanno concluso il quarto anno della formazione professionale, quello che inizia sarà un anno che metterà a dura prova chi intende marinare. Il ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, ha infatti annunciato che chi sarà assente per oltre 50 giorni di scuola, verrà automaticamente bocciato. Una sorta di avvertimento all’inizio dell’anno scolastico. L’anno delle rivoluzioni e, a quanto pare, anche del pugno di ferro.

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