Schianto sul cavalcavia: calciatore esce illeso

Ravina, il neoacquisto della Fersina Riccardo Bonetto ha centrato il cordolo e la sua Audi è capottata più volte. Il dirigente Ravelli era lì: «Un vero miracolo»


di Luca Marognoli


TRENTO. La maledizione del cavalcavia di Ravina ha risparmiato Riccardo Bonetto, 33 anni, difensore neoacquisto della Fersina Calcio. L’ex portacolori di Empoli e Lazio è uscito con pochi graffi da un terribile schianto l’altra notte, quando la sua Audi A5 è finita contro il cordolo luminoso che delimita il sovrappasso. La berlina si è impennata ed è capottata più volte finendo poi con le ruote all’aria sulla carreggiata. Attilio Ravelli, titolare della pasticceria Viennese e team manager della squadra di Pergine che milita nella serie D, ha assistito al terribile incidente dalla sua auto, che precedeva quella del giocatore: ha visto tutto nello specchietto retrovisore. «Sono ancora sotto shock», raccontava ieri. «Riccardo è stato miracolato, quel maledetto cavalcavia... Era appena tornato da Roma, dove stava con la famiglia, e si era fermato a cena da me, sul Garda». Attorno alle 23 i due sono partiti verso Trento. «Aveva prenotato un albergo a Levico perché oggi (ieri, ndr) doveva fare le visite mediche e avrebbe partecipato al torneo di Ala, in serata. Quando ci siamo salutati, al casello di Trento sud, gli ho detto: io vado avanti, tu seguimi. Arrivati all’altezza di Martignano, dove abito, gli avrei fatto un segno con le frecce e lui avrebbe proseguito...». Il tragitto in tangenziale però è durato poche centinaia di metri. «Saremo andati a 70-80 all’ora. A un certo punto, quando ero in cima al sovrappasso, ho guardato lo specchietto e ho visto la sua auto fare 4 o 5 capriole. Ho fatto un inversione a U sotto il distributore e sono tornato indietro. E’ stato un minuto terribile. Non mi è sembrato vero vederlo uscire con le sue gambe: era pieno di taglietti causati dai frammenti di vetro, stordito, ma stava bene. Tutto per una disattenzione: aveva preso in mano il cellulare per impostare il navigatore e si è piantato sul cordolo, il solito, dove c'è stato un incidente pure due settimane fa». Per Ravelli un sospiro di sollievo tirato a pieni polmoni. «Riccardo ha due bambini piccoli, uno di 4. L’hanno dimesso dall’ospedale all’alba: mi ha chiamato poco fa per dirmi che lunedì o martedì sarà con noi».

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