pensioni d'oro

Scandalo vitalizi, interrogatori in arrivo

La Procura di Trento intende presto riconvocare Rosa Thaler, Tappeiner e Tomazzoni



TRENTO. Scandalo dei vitalizi d’oro: quella di Ferragosto è solo una calma apparente. A settembre si tireranno i fili della vicenda, sia dal punto di vista della inchiesta che delle restituzioni di 29 milioni di euro di anticipi. Entro la fine di settembre la Procura di Trento intende chiudere l’inchiesta che vede indagati l’ex presidente del consiglio regionale Rosa Thaler, il consulente ed ex presidente di Pensplan Centrum Gottfried Tappeiner e il presidente di Pensplan Invest Stefano Tomazzoni. Prima della chiusura delle indagini la Procura intende ascoltare i tre indagati. Rosa Thaler, che era convocata per il 5 agosto, non si è presentata, avvalendosi della facoltà di non rispondere. L’avvocato Paolo Fava ha annunciato che l’ex presidente del consiglio regionale preferisce attendere l’avviso di conclusione delle indagini per l’interrogatorio, così sarà chiaro il materiale raccolto dalla Procura per sostenere l’impianto accusatorio. Ma è probabile che la Procura convochi di nuovo Rosa Thaler, prima dell’avviso di chiusura indagini, insieme a Tappeiner, che ha presentato un certificato medico di cinque settimane. Tomazzoni è già stato convocato per settembre. Si annunciano anche schermaglie procedurali, perché la difesa di Rosa Thaler sembra intenzionata a sollevare un problema di competenza territoriale, chiedendo il trasferimento dell’inchiesta a Bolzano. E sempre a partire da settembre usciranno allo scoperto i consiglieri ed ex consiglieri che decideranno di presentare ricorso al Tar contro la richiesta di restituzione degli anticipi. Il presidente del consiglio regionale Diego Moltrer nei giorni scorsi ha inviato una lettera a 87 titolari di vitalizi, cui è stato chiesto di indicare se intendano tornare al vecchio regime (vitalizi interi decurtati del 20%) o se optano ancora per l’attualizzazione, con i nuovi calcoli. A settembre, annuncia Moltrer, partiranno i decreti veri e propri per la restituzione, indirizzati anche ai 40 che ancora non percepiscono vitalizi e che saranno tenuti a restituire integralmente gli anticipi. «In base a quei decreti partiranno i nostri ricorsi», anticipa Franz Pahl, presidente della associazione degli ex consiglieri.













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