il caso

Sasso contro un vagone del treno ferito un giovane viaggiatore

Inquietante episodio a Mori Stazione: la pietra ha colpito un finestrino mandandolo in frantumi Nel 2003 nella stessa zona un convoglio regionale fu centrato da un misterioso colpo di pistola



ROVERETO. L’episodio ha a che fare prima con la stupidità che con il codice penale. L’altra sera a Mori Stazione qualcuno ha scagliato con violenza un sasso verso un treno di passaggio. Si trattava non di un convoglio merci, ma di vagoni per passeggeri, e uno di questi è stato colpito dal sasso, che ha mandato in frantumi un finestrino, e i frammenti hanno ferito al volto un giovane viaggiatore che ha avuto la sfortuna di trovarsi sul sedile davanti al finestrino ed è poi dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, alla stazione successiva. Dell’episodio si sta prendendo cura la Polizia ferroviaria, ma gli elementi sono pochissimi. L’unica certezza è il sasso lanciato da qualche sconosciuto che si trovava nei pressi della stazione ferroviaria di Mori. L’unico precedente - ma la casistica è del tutto diversa - risale a parecchi anni fa, quando contro un convoglio passeggeri venne esploso un colpo di pistola. Il proiettile , dopo aver forato un finestrino, si infranse contro la lamiera della carrozzeria spaccandosi in vari pezzi e per pura fortuna nessuno rimase ferito. Era il gennaio del 2003 e di quell’episodio non si è mai scoperto il responsabile. Il treno colpito era il regionale 10925, partito da Rovereto alle 14,33 e diretto a Verona. Il proiettile era partito dalle campagne che costeggiano i binari fra la città e Mori solo per pura fortuna non colpì alcun viaggiatore. Se ne interessò la polizia ferroviaria, e gli uomini della scientifica della polizia di Verona analizzarono il vagone, raccogliendo tutti gli elementi possibili ed estraendo il proiettile. Vennero ascoltati anche i due passeggeri dello scompartimento del regionale, quali testimoni di quanto era successo fra Rovereto e Mori. Il treno ersa appena ripartito da Rovereto alla volta di Verona quando i due unici viaggiatori nello scompartrimento udirono il rumore del colpo di pistola che forava il finestrino. Dopo un attimo di smarrimento, i due alzarono gli occhi vedendo il foro del proiettile nel vetro del finestrino, sul lato destro del vagone, e il foro nel soffitto. Il rumore era stato avvertito anche negli altri scompartimenti e la gente aveva iniziato ad agitarsi. Il capotreno fece fermare il convoglio viene fermato nella stazione ferroviaria di Mori e da lì diede l'allarme. Da Rovereto partono gli uomini della Polfer. Iniziò così un’infruttuosa ricerca nelle campagne fra Rovereto e Mori, a fianco della linea ferroviaria. Le indagini furono lunghe e non arrivarono a una soluzione definitiva. Rimasero solo ipotesi, mai sfociate in un’identificazione precisa di chi abbia esploso quel colpo. Ora, a 13 anni di distanza, la storia pare ripetersi. Stavolta si tratta di un sasso, e c’è anche un giovane ferito.

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