«Saremo noi civici a decidere con chi allearci»

Il sindaco di Pergine avverte il centrosinistra: «Persone valide in tutti i partiti». E a Cia: «Noi non viviamo di politica»



TRENTO. «Non hanno capito che saremo noi eventualmente a decidere, se mai vi fosse la necessità, con chi coalizzarci e non loro». Roberto Oss Emer, sindaco di Pergine e tra i nomi di punta della rete dei sindaci civici, avverte il centrosinistra, da giorni impegnato a dibattere su se - e come - avviare un dialogo con gli amministratori delle civiche. «Comincio a divertirmi - confessa - nel vedere tutto questo movimento innescato dalla possibilità che noi amministratori possiamo anche pensare di poter dire la nostra e non solo subire le scelte. I vari esponenti dei partiti del centrosinistra e anche alcuni esponenti della minoranza non hanno capito proprio niente o fanno finta di non capire per cercare di nascondere la loro debolezza».

Al segretario Pd Italo Gilmozzi, che ha aperto al confronto della coalizione con i civici «ma dentro dei paletti» e ha spiegato che con alcuni sindaci, come Dalledonne di Borgo o Gottardi di Tione, il dialogo sarà difficile perché hanno un’impostazione lontana dal centrosinistra, il sindaco di Pergine replica secco: «Il tentativo di dividerci etichettandoci non fa altro che rafforzarci e convincerci ancor di più che il progetto politico della coalizione di centrosinistra non c'è. Anche i distinguo degli esponenti di spicco del Pd lasciano il tempo che trovano. Una cosa è certa: paletti non li mettono loro ma li metteremo noi. Non sono loro a dover decidere chi di noi è gradito o meno».

Di più, sulle alleanze Oss Emer tiene aperto il ragionamento a 360°: «Non hanno capito che saremo noi eventualmente a decidere, se mai vi fosse la necessità, con chi coalizzarci e non loro. Siamo certi e consapevoli che all'interno di tutti i partiti ci siano persone valide con vedute simili alle nostre che di fatto in quei soggetti politici non possono esprimersi appieno, e si capisce dalla litigiosità che emerge. Ecco perché saremo sempre noi che eventualmente andremo a cercarle». Poi una frecciata: «Gilmozzi sostiene che è più territoriale degli amministratori in quanto segretario del Pd e assessore? Mi fa sorridere e lo sfido ad essere più territoriale di noi sindaci tirati per le maniche tutti i giorni dai nostri cittadini spesso a causa di scelte scellerate fatte ed imposte dalla giunta provinciale».

Ma Oss Emer ne ha anche per il consigliere provinciale Claudio Cia, che ha bollato i civici come «congrega di amministratori attaccati alla poltrona con la colla»: «Il nostro movimento è partito ancora quando il prode Cia era consigliere di Civica Trentina. Non vivo di politica e non ho bisogno di della politica per contribuire a mantenere la mia famiglia, posso tornare a fare il mio lavoro (era amministratore di Inco, azienda del settore edile, ndr), in qualsiasi momento. Questo mi permette di dire quello che penso e di operare senza condizionamenti. Piuttosto, attacca, «il soggetto politico creato da Cia (Agire, ndr) altro non sembra che la ricerca di una garanzia della poltrona in consiglio». Conclusione: «Non abbiamo bisogno per ora di fare tavoli di confronto con chicchessia, proseguiamo per la nostra strada, cercando di costruire quello che i partiti non sono in grado di dare».

(ch.be.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano