Sarche, al cementificio si punta al lavoro sicuro

I sei corpi dei vigili del fuoco della Valle dei Laghi preparano con la direzione un’esercitazione anche con il recupero di un operaio nel molino di macinazione


di Roberto Franceschini


SARCHE. Tra alcune settimane, esattamente il 26 luglio con inizio alle 1, i sei corpi dei Vigili del fuoco volontari della Valle dei Laghi, coordinati dal comandante del corpo di Calavino (competente per territorio) Flavio Graziadei e dal vice ispettore del distretto di Trento, Camillo Lucchetta, effettueranno una importante e complessa esercitazione di protezione civile, all'interno della cementeria «Italcementi Group», situata in località Ponte Oliveti lungo il corso del Rio Rimone.

Esercitazione che vedrà impegnati anche i Volontari Cri-Valle dei Laghi e alcune squadre della Stazione del soccorso alpino e speleologico “Monte Bondone”, oltre ovviamente le squadre della sicurezza interna. In questo stabilimento industriale che copre un area di 57.000 mq, con una capacità produttiva annua di circa 225.000 tonnellate di clinker e 280.000 di cemento. All'interno troviamo, infatti, una linea di cottura semi-secca con griglia di preriscaldo Lepol, con un raffreddatore a griglia mobile. Tre grossi molini macinano il materiale grezzo: uno per la miscela cruda, il secondo per il cotto e l'ultimo per il petcoke. Complessivamente vi lavorano una sessantina di operai, e dato molto importante, sono oltre tre anni che non si verifica il benché minimo infortunio tra le maestranze. Per prendere visione dello stabilimento e delle zone dove si effettueranno le tre distinti manovre, è stata organizzata una visita con i responsabili dei vari corpi, non senza prima una “lezione” sulla sicurezza interna e la conoscenza del posto dove si dovranno eseguire le prove di soccorso.

Tre le manovre. La prima simulerà la perdita di sostanze catramose ed oleose nel Rio Rimone e nel lago; la seconda riguarderà lo schiacciamento di un’auto da parte di una grossa pala meccanica nell'attigua cava di estrazione del materiale; la terza manovra, più complessa, verterà nel recupero di un operaio ferito all'interno di un molino di macinazione, durante una manutenzione straordinaria. Da qui l'intervento del soccorso alpino (con una calata dall'alto il capannone di macinazione), il recupero dell'infortunato, il primo soccorso da parte i volontari della Cri, e l'intervento dell'elisoccorso per il trasporto in ospedale. A questo sopralluogo tecnico ha partecipato il direttore dello stabilimento Domenico Susca, il capo servizi primari Angelo Marrone, il responsabile dei lavoratori per la sicurezza interna Raffaele Frascino, oltre al sindaco di Calavino Oreste Pisoni. E per concludere una nota curiosa. Nell'area dello stabilimento viene prodotto anche dell'ottimo miele, con certificazione ambientale e di qualità, a riprova del pressoché nullo inquinamento, grazie al monitoraggio naturale delle api “sentinelle ecologiche”.













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