Santa Lucia, la folla c’è ma spende poco 

L’abbinata fiera-mercatini attira 60 mila persone, oggi atteso il botto. Esauriti i parcheggi i camper. Quattro borseggi


di Claudio Libera


TRENTO. Una serena, ventosa e per fortuna non troppo fredda giornata di “metà ponte dell’Immacolata”, ha fatto da cornice alla nuova invasione della città da parte di residenti – sin dal mattino presto – e di turisti, dopo le 10 quelli per i mercatini, sin dall’alba quelli dei camper. In città stimate ieri 60 mila persone, e per oggi è atteso il botto. Una quarantina i pullman (meno del solito), oltre 500 i camper, con i parcheggi andati esauriti. In fiera, le oltre 400 bancarelle, con qualche assenza subito rimpiazzata dagli “spuntisti”, gli ambulanti che si mettono in coda ed attendono se rimangono posti liberi da occupare su indicazione della Polizia Locale. E così è stato, come ha sottolineato Fabrizio Pavan, vicedirettore della Confesercenti e responsabile Anva che ha aggiunto: “Da sempre la giornata migliore per la fiera di Santa Lucia è la seconda, quindi il botto si avrà oggi. Molti ambulanti nel primo giorno scelgono una piazza veneta per poi arrivare a Trento il secondo”.

La conferma arriva da Toni Marroni, segretario Fiva della Confcommercio. Con loro i rappresentanti della Polizia locale, con il commissario Mauro Eccel; vigili presenti in forze sia in centro città che nell’immediata periferia per regolare l’intenso traffico in entrata ed in uscita. “La novità di quest’anno - dice Eccel - deriva dall’occupazione con i banchi del tratto di via Verdi che va verso il sottopasso che porta a piazzale Sanseverino. Negli anni passati veniva occupata parte di via Rosmini e via della Prepositura ma la scelta non aveva soddisfatto gli espositori, quindi siamo tornati all’antico, nel senso che quel tratto di via Verdi era stato utilizzato solo nel 2014 in occasione delle Universiadi”.

Walter Demattè, ambulante storico di intimo e maglieria, per la prima volta in via Belenzani senza papà Bruno, venuto a mancare dopo un malore proprio sul posto di lavoro, guarda la gente passare e commenta: “Tanti chiedono, si informano ma secondo me lo fanno più per passare il tempo che per vero interesse. I tempi sono cambiati ed almeno per quanto riguarda la giornata odierna non vedo grandi affari in arrivo. Anche se a dire il vero, già da un po’ di tempo le cose sono cambiate in peggio. Se si guarda la tv sembra che la crisi sia ormai alle spalle ma stando sulla strada ci si accorge che la gente fa ancora fatica a spendere anche pochi euro. Speriamo nella giornata di domani (oggi per chi legge)».

Oggi, infatti, si replica anche con i camperisti, un popolo eterogeneo ma attrezzatissimo, accudito nei parcheggi del Palatrento dalla quarantina di volontari del camper Club Trentino presieduto da Remo Sartori che sciorina i numeri: “L’8 dicembre c’è stato un leggero calo rispetto agli anni scorsi con circa 500 presenze. Verso sera il movimento è ripreso e nella mattinata di oggi (ieri per chi legge) abbiamo registrato il tutto esaurito con circa 650 presenze. Al termine – i parcheggi chiuderanno definitivamente domani mattina presto - prevediamo di aver visto transitare oltre 3 mila caravan. Molti arrivano a Trento, si fermano una notte e poi proseguono verso i mercatini del nord, altri fanno il percorso inverso”. Tutti i camperisti lasciano l’offerta, acquistano i biglietti per gli autobus che conducono al centro ed alla fiera e gustano tè, brulè, brodo caldo ed a mezzogiorno pure le patatine fritte. Anche la nuovissima area camper ha fatto registrare il quasi tutto esaurito. La polizia municipale segnala ieri 3-4 borseggi: attenzione a girare con la borsa aperta.













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