Sanpietrini nemici dei tacchi a spilloLe donne trentine si ribellano sul web

I commenti su un social network confermano quanto da tempo le signore trentine lamentano nel passeggiare con i tacchi per l'area centrale della città. I cubetti impediscono infatti di camminare senza incappare nelle trappole per stiletti



TRENTO. Quando anche una giovane e promettente studentessa di Minsk alla seconda laurea arriva a concludere che la moda non è in Italia, ma in Bielorussia, la goccia ha fatto traboccare il vaso: lo sostiene convinta, perché le donne a Trento sembrano avere abolito i tacchi a spillo, ma non si è accorta che sono state costrette dalle trappole infallibili create dalla pavimentazione del centro storico.

Lo si legge su un social network che di fatto conferma quanto da tempo le signore trentine lamentano nel passeggiare con i tacchi per l'area centrale del capoluogo. Quei cubetti posati a crudo con le fessure riempite di sabbia, bolognini, sampietrini o sanpietrini che dir si voglia, impediscono infatti di camminare senza incappare nelle trappole per stiletti.

Li accalappiano, o almeno li sbeccano o sverniciano, senza pietà. Fortuna dei calzolai cittadini, fonte di arrabbiatura per le signore, sono una croce che le trentine condividono con le donne di altri centri storici italiani, tanto da costringerle alla rinuncia.

Con buona pace della giovane bielorussa, che a Minsk non ha problemi a portare i tacchi. Eppure basterebbe effettuare costantemente la manutenzione per riempire le fessure tra pietra e pietra della pavimentazione per cancellare le attuali insidie. E anche a Trento chi porta i tacchi tornerebbe a sorridere.













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