Salumificio Marsilli, pressing di Olivi

L'assessore ha incontrato gli operai: «Aspettiamo un piano di rilancio serio»


Nicola Filippi


ROVERETO. Il Salumificio Marsilli è in crisi, ma la nuova proprietà intende ripartire. Puntando sulla grande distribuzione. Da lunedì, per 38 dei 58 operai, è scattata la cassa ordinaria. L'assessore provinciale Olivi è preoccupato e ieri ha incontrato prima i lavoratori. Poi la nuova proprietà, che, al pomeriggio, ha incontrato i sindaci Miorandi e Bisoffi. L'assemblea ieri mattina a Porte di Trambileno ha visto la partecipazione della gran parte degli operai in cassa integrazione. Folta anche la componente femminile, almeno un quarto dei presenti, nella sala in via Ramo alle Pozze. L'assessore Olivi, con i sindacalisti Montani (Cgil) e Zancanella (Cisl), era stato accolto con un grande striscione: «Fabbrica presidiata». Un'ora, l'assemblea. Per operai, sindacalisti e assessore provinciale la situazione è «preoccupante». Nessuna preclusione per la nuova cordata imprenditoriale, subentrata ad agosto con il 34% del capitale, mettendo sul tavolo 500mila euro: «Troppo pochi per un rilancio serio». Gli operai hanno ripetuto all'assessore Olivi: «Prima di concedere nuovi finanziamenti, vogliamo rigidità e sapere dove vanno a finire i nostri soldi». Nel corso degli anni, «al Salumificio Marsilli sono stati buttati al vento un sacco di euro dei contribuenti». E ora l'azienda fatica a stare sul mercato, nonostante rappresenti un felice esempio di qualità e territorio.  Gli operai fanno quadrato attorno alla loro fabbrica. Alcuni di loro, sono là dentro da 36 anni. Crisi ne hanno già vissute. Le hanno superate. Tutti assieme. Ma così dure, mai. Hanno gli occhi fieri, spalle robuste per resistere. Anche stavolta. Il piglio delle operaie è determinato. Stati d'animo che hanno impressionato Olivi: «La Provincia c'è, se il piano di rilancio ci convince daremo la nostra mano. Ma il privato deve fare la sua parte». Stessa preoccupazione anche da Montani: «Serve un piano industriale credibile». E' in gioco il futuro di 60 famiglie. In un incontro privato, il direttore Marco Monti ha tracciato all'assessore Olivi una bozza del piano di rilancio: «Vogliono ricostuire la rete commerciale e puntare anche alla grande distribuzione, soprattutto extratrentina».  Al pomeriggio, anche il sindaco di Rovereto Miorandi con il collega di Trambileno Renato Bisoffi hanno incontrato la nuova proprietà. «Si stanno attrezzando per ripartire con la produzione e l'organizzazione - spiega Miorandi - ci hanno assicurato che fra due settimane potremo visionare il piano industriale. Siamo preoccupati, ma parteciperemo a tutti i tavoli per capire cosa sta succedendo».

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