Salone dipinto, via al restauro

Mendola, stemmi e affreschi dell’Hotel Penegal torneranno al loro splendore, il costo di 36 mila euro


di Giacomo Eccher


MENDOLA. È stato approvato dalla Giunta provinciale, in linea tecnico – economica, il progetto del Comune di Ruffré Mendola di restaurare i dipinti murali rappresentanti stemmi nobiliari, collocati sulle pareti del Salone della Caccia dell'Hotel Penegal (ora detto Villa Imperiale) al passo Mendola.

L'intervento, che sarà curato dalla restauratrice Ileanna Janes di Castelfondo, avrà un costo complessivo di 36.392 euro (Iva compresa), come da preventivo che porta la data del 2 settembre 2013. Su questo importo la Giunta provinciale ha assegnato il contributo di 29.114 euro, corrispondente all’80 per cento della spesa ammessa di 36.392 euro, comprensiva già di Iva.

L'incarico verrà affidato alla stessa restauratrice con la formula del cottimo fiduciario. Per quanto riguarda i murales, la loro valenza storico artistica era già stata valutata positivamente dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ancora il 31 gennaio 2005.

Nel provvedimento che finanzia l'intervento di restauro, la Provincia ha anche stabilito i tempi di esecuzione dei lavori che devono essere completati entro 60 giorni lavorativi decorrenti dalla data di consegna. Il salone, inserito nel compendio dell'ex Villa Imperiale, appartiene al Comune Ruffré Mendola che lo usa per convegni e iniziative culturali come concerti e mostre.

L'ex hotel Penegal della Mendola fino a poco più di un secolo fa era considerato tra i più prestigiosi e lussuosi alberghi di tutto l'impero austro-ungarico. Usato durante la guerra mondiale come convalescenziario per soldati feriti, è passato all'Ente Tre Venezie, che nel 1950 lo ha ceduto alla Provincia di Trento. Dal 1955 fino al 1973, l'ex albergo, compreso il salone della caccia, è stato concesso in affitto all'Università Cattolica di Milano. La Provincia ne ha poi preteso la restituzione, salvo disinteressarsene, al punto che nei successivi cinque anni è stato depredato di stucchi, suppellettili e arredi.













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