«Saldi, “flop” per il caro-parcheggi»

Gli sconti e l’ “effetto Renzi” non attirano clienti. E c’è chi punta il dito sulle nuove tariffe: «Un deterrente per il centro»


di Emanuele Del Rosso


TRENTO. Saldi partiti già da ieri in tutt’Italia, come d’abitudine, anche se in Trentino Alto Adige vige un regime di libertà che consente ai negozianti di abbassare i prezzi anche prima, un po’ quando vogliono. E infatti, aggirandosi per le vie del centro durante tutta la scorsa settimana, si potevano notare vetrine spoglie dei prodotti – come di solito durante i saldi – e addobbate invece di invitanti cartelli che annunciavano sconti, dal 20 al 30, fino al 50%. «Del resto, quando parte uno, bisogna per forza partire tutti», considerano molti commessi e commesse, dietro le casse dei negozi per cui lavorano.

Ma serviranno, queste svendite estive, a regalare una boccata d’aria fresca a consumatori ed esercenti? Oppure il trentino medio è ancora scettico, e fa “musina”, come si dice in dialetto, continuando a risparmiare durante questi anni di crisi economica? A sentire i negozianti, gli sconti non è che facciano solamente bene, sono proprio necessari: «Abbiamo notato che la gente proprio non compra, fino a che i saldi non partono» spiega Anna Caravaggio, di Jack Wolfskin. «Negli scorsi mesi le cose non sono andate male, ma c’è da dire che il maltempo e questa estate che non arriva non hanno aiutato. Comunque speriamo che si ripeta il successone del Muse, che ha portato così tanti turisti che qui in centro ne abbiamo giovato tutti». Queste appena partite sono anche le prime svendite dell’era Renzi, il quale ha promesso – ed effettivamente sta facendo avere – ad una certa parte dei lavoratori una piccola iniezione di liquidi, quei famosi 80 euro mensili che potrebbero invogliare il consumatore a concedersi qualche spesa in più. Sull’argomento, però, molti si mostrano scettici: «Io con quegli ottanta euro», dice ancora Anna, «ci pagherei le bollette. E probabilmente è quel che faranno in molti». Come lei la pensa anche Monica Sartori, alla Stefanel, disillusa nei confronti di queste manovre, anche se, dice, «l’annata non è stata male fino ad ora». Altre sono, comunque, le perplessita dei rivenditori. Una su tutte, l’ennesimo aumento dei parcheggi. Luigi Andreis, titolare della Raccolta Differenziata, è il primo ad evidenziare il problema: «Prezzi così alti per posteggiare di certo non invogliano a venire in centro» dice, «e non aiutano nessuno degli esercenti. Non solo i negozi di abbigliamento, ma anche ristoranti, gelatai e altri, ne risentono». Riguardo i saldi, anche Luigi non può lamentarsi, dice: «Sono d’accordo con la liberalizzazione delle date di partenza, ma io i miei saldi li farò effettivamente ad agosto».Infine, c’è chi alle svendite proprio non ci crede e non ne ha mai avuto bisogno. Una mosca bianca, circondata da un mare di vetrine che promettono risparmi. È il negozio N.9 Accessories, di Loredana Gallo. «Sono cinque anni che vendo questi prodotti, ed ho un ricambio frequente da parte del fornitore» spiega Loredana, «quindi non credo di aver bisogno di abbassare i prezzi». E, riguardo alle attitudini della clientela: «È evidente che il consumatore trentino compra in maniera molto oculata, e sarà difficile che decida di spendere quegli ottanta euro in più con leggerezza».

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