Saldi, Bolzano all’attacco: «Trento ci anticipa»

Il presidente altoatesino dell’Unione, Duzzi, è infuriato: la storia si ripete, assurdo non fare intesa



TRENTO. In Trentino negozi aperti e via ufficiale alla campagna dei saldi estivi: con anticipo sulle iniziative promozionali previste in Alto Adige non prima del prossimo venerdì 6 luglio. E ancora una volta i commercianti di Bolzano e dell’Alto Adige accusano il colpo - come sostiene il vicepresdiente dell’Unione commercio Dado Duzzi - della concorrenza regionale.

Duzzi, ma non è stato proprio possibile prevedere una campagna saldi in contemporanea fra Trento e Bolzano?

Sarebbe stato sicuramente possibile e auspicabile una scelta concordata fra le due Camere di commercio, che in entrambe le Province sono gli organismi che autorizzano i periodi dei saldi. Invece ancora una volta i trentini ci hanno battuto sul tempo.

Perché ancora una volta? Vuol dire che non c’è proprio sintonia fra le vostre categorie?

Guardi ormai non mi faccio più illusioni: ogni anno cerchiamo di concordare strategie comuni, calendari comuni, sinergie di ogni genere. E poi quando parliamo di Mercatino di Natale loro partono addirittura una settimana o dieci giorni prima di noi, e non serve credo sottolineare la diversa tradizione altoatesina di questi appuntamenti; poi quando parliamo di saldi, come si può vedere proprio in queste ore, loro partono una settimana prima e per di più anche di domenica.

Insomma concorrenza sleale in regione?

Non voglio polemizzare fino a questo punto. Ognuno fa come meglio crede all’interno delle norme che regolano il nostro settore. Certo se una sinergia concreta fosse raggiungibile fra Trento e Bolzano, credo ne guadagneremmo entrambe. Posto che i nostri concorrenti veri sono a Verona più che ad Innsbruck.

A Bolzano commercianti rallentati anche da una non chiarissima normativa dopo i ricorsi e i controricorsi con Roma sulla legge provinciale?

Beh, un qualche riflesso negativo da questa incertezza normativa evidentemente si registra. Noi, come abbiamo ribadito anche nella nostra recente assemblea generale, vogliamo una tutela ad ampio raggio della rete di distribuzione commerciale che non penalizzi le vallate e non favorisca solo i grandi gruppi.













Scuola & Ricerca

In primo piano