Saldi anticipati al debutto ma partenza sotto tono

In centro storico deserto al mattino e discreto movimento nel pomeriggio Però i negozi aperti erano una minoranza e la clientela ha comprato poco


di Daniele Peretti


TRENTO. «Non sono più i saldi di una volta, quando davanti ai negozi in svendita si formava la fila dei clienti che aspettavamo l'apertura e che noi facevamo entrare dieci alla volta». È la considerazione di Tiziana, da anni commessa da Prenatal (sconto del 30% sull'abbigliamento invernale) che ha vissuto la mattinata di ieri «in un deserto», sebbene la situazione sia in parte migliorata nel pomeriggio. Ma i negozi aperti in questa domenica di pre-saldi (la prossima sarà quella dello sconto libero) sono una minoranza: tanti quelli chiusi. Non sono nemmeno più le facce della scorsa settimana: alla gente allegra ed in continuo movimento si sono andati a sostituire passi lenti e fisionomie annoiate, colpa delle feste, ma anche di un periodo di ferie che volge alla fine.

Ad accompagnare gli sconti è venuta a mancare la novità. «Fino ad una decina di anni fa c'erano i periodi fissi, quelli di fine stagione, nei quali si organizzavano le svendite. Adesso – ricorda ancora Tiziana – ci sono le promozioni stagionali, internet, le campagne a prezzo speciale ed anche i negozi sono diventati come i supermercati: hanno sempre un'offerta». Sarà per questi motivi, sarà che i soldi - tredicesima compresa - sono ormai finiti, ma è stata una domenica decisamente sottotono. Anche nei centri commerciali tanta gente, ma pochi acquisti.

Soddisfatto invece Raffaele Pedrotti dell'omonimo negozio di calzature di via Manci che ha anticipato tutti con una promozione iniziata a novembre, resa possibile da alcuni interventi interni, che faranno chiudere il negozio. Ma non sarà una ristrutturazione, che avrebbe comportato un periodo più lungo di chiusura. «Dobbiamo fare dei piccoli lavori interni e così a novembre abbiamo potuto iniziare una vendita promozionale che questo fine settimana abbiamo incrementato con sconti che vanno dal 20 al 50%, applicati però solo sul fine serie e sul non riassortito». Ad andare per la maggiore sono gli stivali sopra il ginocchio ed i tronchetti per il reparto femminile e la scarpa sportiva lavorata per il maschile. Un impulso fondamentale al buon andamento delle vendite natalizie, è però stato dato dai turisti che hanno finito per fare la differenza. Sarà stato il clima vacanziero che li accompagnava, ma sono stati molto più disponibili a spendere rispetto ai trentini. Ad un avvio sotto tono ha contribuito anche una partenza a ridosso del periodo natalizio, nel quale tutti avevano acquistato quello di cui avevano bisogno, ed adesso il mercato è praticamente saturo. Poi si prova anche a giocare di furbizia - fanno notare le commesse di una catena di negozi nazionale che non possono rilasciare interviste -: la gente sceglie in maniera evidente, ma non compra. Rimanda alla prossima settimana, quando lo sconto sarà maggiore. Il rischio di perdere il capo scelto c'è, ma il maggior risparmio lo giustifica.













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