pazzo meteo

Sabbia dal deserto, le Dolomiti sembrano il Sahara

Il fenomeno si verifica con l’arrivo di correnti d’aria africane. Ecco le immagini scattate domenica sulle Pale di San Martino


Andrea Selva


TRENTO. La sabbia del Sahara è tornata sui ghiacciai e sulle nevi delle Dolomiti. E’ accaduto nei giorni scorsi, più o meno come era accaduto (in misura ancora superiore) nell’inverno 2013 - 2014 che fu uno tra i più nevosi degli ultimi cinquant’anni.

E’ stato Giampaolo Rizzonelli (Meteo Levico Terme) a documentare il fenomeno sull’altopiano delle Pale di San Martino a circa 2.500 metri di quota: «Siamo saliti domenica scorsa e abbiamo notato i depositi di sabbia africana che era caduta al suolo nei giorni precedenti. Questo accade quando sull’Europa viene richiamata aria africana che, in particolari condizioni, porta con sé pure la sabbia. Ecco spiegato anche il motivo delle temperature elevate registrate di recente. Con le precipitazioni dei giorni scorsi - sebbene piuttosto scarse - la sabbia si è depositata al suolo: ce ne siamo accorti nei centri abitati, dove ci siamo ritrovati con le auto sporche di sabbia, ma soprattutto in montagna, in particolare dove c’è ancora neve al suolo e il fenomeno è stato ovviamente più evidente».

La sabbia del Sahara sulla neve delle Dolomiti

Ecco le immagini scattate sulle Pale di San Martino domenica 3 aprile da Giampaolo Rizzonelli. Leggi l'articolo

Con il deposito della sabbia africana lo scioglimento della neve risulterà accelerato e pure quello dei ghiacciai, con effetti che potrebbero durare nel tempo. La neve sporca infatti sarà ricoperta da nuove precipitazioni, ma la sabbia è destinata a tornarein superficie con l’effetto di diminuire la capacità della neve di riflettere la radiazione solare.

Giampaolo Rizzonelli in realtà era salito in quota per recuperare i termometri che durante l’inverno hanno registrato le punte di freddo nelle doline delle Pale di San Martino. Ma quest’anno niente record: il termometro - spiega Rizzonelli - si è fermato a 38,3 gradi sotto zero il 20 febbraio scorso, temperatura gelida ma ben distante dal record italiano di freddo registrato sempre nelle doline delle Pale di San Martino nell’inverno 2012-2013, con 49,6 gradi sotto zero.

L’arrivo di sabbia è ora destinato ad interrompersi con le precipitazioni attese in questi giorni sul Trentino.













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