Ma l’iniziativa del presidente del circolo culturale Alberti ha fatto infuriare il gruppo letterario

S.Michele, censurato il nudo di donna

Sostituite le locandine dell'8 marzo: «In paese è scoppiato un putiferio»


Anna Tava


SAN MICHELE. Il nudo artistico di una donna sulla copertina di un libro è stato censurato sui manifesti delle iniziative per l'8 marzo a San Michele all'Adige, le locandine sono state infatti sostituite con una nuova versione: un mazzo di fiori al posto del corpo femminile. Autore del gesto, non concordato, il presidente del Circolo culturale "G.Alberti", Franco Spagnolli. Fiori al posto di seni e pube che, a suo dire, hanno sconvolto chi aveva visto i primi manifesti esposti per presentare la Festa della donna in cui, fra musica e balli a cura dell'Oratorio, il Gruppo letterario In-pagina (costola del Circolo) presenterà poesie e testi dal libro, appositamente preparato, dal titolo "La donna, le scarpe, il cammino...", che porta, appunto, in copertina una donna nuda dipinta da Michela Rigotti. Ma il volumetto con la sua copertina è pronto e verrà distribuito gratuitamente durante la serata. Spagnolli ha cambiato le locandine senza avvisare il Gruppo, che naturalmente s'è risentito. La vicenda è ricostruita in uno scambio di lettere via posta elettronica tra i protagonisti. Il presidente, che pur dice di amare l'arte, dichiara di non aver avuto alternativa perché "in paese è scoppiato un putiferio" e l'ha fatto dato che "chi conosce l'umanità sa quanto poco ci vuole per rovinare o distruggere, in un momento e per sempre, l'immagine di una persona, specialmente in un piccolo ambiente". Rosanna Bragagna, referente del Gruppo, ribatte: «Mi sembra piuttosto che si sia lasciato impressionare da quattro beghine. Così facendo sembra che non abbiamo il coraggio delle nostre azioni e molti ne rideranno». Carla Mannarini, che ha scelto la copertina, approvata da tutti gli scrittori che hanno composto il volume, aggiunge: «Sono impressionata dal fatto che passi sottovoce se il corpo della donna è usato per la mercificazione (vedi pubblicità indegne e altro), se invece è l'esaltazione della semplicità, il mettersi a nudo in senso artistico, diviene scandalo». Una cosa pare intanto certa: l'8 marzo in sala civica alle 20 e 30 il libro dalla copertina censurata sarà sicuramente al centro dell'attenzione. LA SCHEDA Il dipinto contestato Questo è il dipinto che appare sulla copertina del libro "La donna, le scarpe, il cammino" del Gruppo In-pagina e che era stata utilizzata per il manifesto che doveva annunciare le iniziative dell'8 marzo. Ma il manifestato è stato sostituito dal presidente del circolo culturale Alberti dopo aver percepito le reazioni negative in paese: sollevava un putiferio. Così invece del nudo artistico sul manifesto è comparso un mazzo di fiori. Ma sul libro l'immagine naturalmente resta. E' un acquarello di Michela Rigotti, maestra d'arte e poetessa, appartenente al gruppo di scrittori che aveva scelto quell'immagine per rappresentare una donna che, pur con dubbi e incertezze, si muove e diventa se stessa abbandonando le paure. Il libro contiene infatti racconti e poesie su donne qualsiasi, ma che hanno lasciato un segno, indicato una via e mostrano la loro nuda verità. (a.t.)

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