S. Michele, a ruba gli orti dei pensionati

Tutti 33 gli assegnatari hanno rinnovato la richiesta. Ci sono altri 7 in attesa e il Comune estende l’uso anche ai non anziani


di Moira Pederzolli


SAN MICHELE ALL’ADIGE. Sono in totale 7 le nuove domande arrivate al comune di San Michele per chiedere in concessione uno degli orti comunali. A queste vanno sommate le 33 richieste degli assegnatari degli anni scorsi che hanno manifestato la volontà di continuare la coltivazione .

«Abbiamo un numero costante di richieste negli anni – ha spiegato Sergio Moser, assessore all’agricoltura, verde pubblico, attività economiche di San Michele. – Delle sette nuove domande ne verranno soddisfatte cinque. Le altre due infatti, sono state fatte da “non pensionati” e visto che non ci sono abbastanza lotti a disposizione, non possono essere esaudite». Sono in totale 38 le porzioni di terreno del comune. Queste si trovano tutte a Grumo, di cui 24 in località Pascolet e 14 in località Fontane. «Queste ultime – ha spiegato Moser – un tempo erano della parrocchia (anche se il terreno è sempre stato comunale) e quest’anno sono passate in gestione al comune per volontà di Don Giancarlo».

I lotti sono tutti numerati e i cinque ancora liberi, due in località Fontane e tre in Pascolet, saranno assegnati ai richiedenti con il metodo del sorteggio nei prossimi giorni. «Da regolamento l’orto deve essere coltivato da colui che lo ottiene in concessione o dai suoi familiari – precisa l’assessore – e per un uso personale, non per vendere gli ortaggi». Fra i punti all’ordine del giorno che questa sera il consiglio comunale dovrà approvare, vi è il nuovo regolamento per l’assegnazione degli orti. «Oltre ai pensionati abbiamo aggiunto altre due tipologie di soggetti a cui potranno essere concessi gli orti – annuncia Moser. – Questi saranno presi in considerazione solo dopo che tutte le domande dei pensionati saranno state esaudite, e questo per evitare di lasciare incolti lotti eventualmente rimasti liberi. Ai pensionati seguiranno quindi i non pensionati, residenti e senza metri di terreno di proprietà e infine tutti. Unico vicolo, valido per tutte le categorie, è la residenza nel comune».

Moser però tiene a sottolineare: «Per noi l’obiettivo è esaudire per prima cosa tutte le richieste che vengono fatte dai pensionati, residenti e senza metri di terreno di proprietà (limite massimo consentito fino a 20 mq). Infatti, nel caso in cui ci fossero più richieste da parte loro, rispetto al numero degli orti a disposizione, vi è la possibilità di andare a dividere i lotti più grandi».

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