S’incendia la pentola d’olio Intossicata un’anziana

Tione, Rosina Salvaterra, 68 anni, avrebbe scatenato il fuoco mentre cucinava Le fiamme si sono estese distruggendo i mobili. La donna è ricoverata a Bolzano


di Aldo Pasquazzo


TIONE. «È stato sicuramente determinante l’intervento iniziale da parte dei nipoti Paolo e Rocco Valentini, che si sono resi conto di quanto stava accadendo e sono saliti ai piani superiori mettendo prima in salvo la zia Rosina poi, essendo ambedue vigili del fuoco volontari, hanno fatto ricorso ad estintori in attesa che altri dodici colleghi confluissero sul luogo dell’incendio con più autobotti».

E’ la sequenza, raccontata dal vicecomandante Vittorio Marchiori , circa l’ incendio divampato alle 12 e 30 di ieri in un edificio lungo una strada di penetrazione di via Trento a Tione, che è divampato in uno dei piani alti, di proprietà degli stessi titolari, delle omonime officine sottostanti.

La donna, Rosi Salvaterra, di 68 anni, risultava intossicata da fumo e pertanto è stata prima sottoposta a controlli al vicino ospedale e successivamente trasferita in ambulanza al San Maurizio di Bolzano, dove è stata sottoposta al trattamento di disintossicazione nella camera iperbarica. Le sue condizioni non sono gravi, ma è stata trattenuta per precauzione.

A provocare il rogo, una pentola dove la padrona di casa stava rosolando dell’olio da cucinare, nella quale sarebbe stata poi riversata dell’acqua, liquidio che a sua volta ha causato lo sprigionamento delle fiamme, tanto che nel volgere di pochi minuti si sono propagate all’interno di tutto l’appartamento.

Oltre alle fiamme e al fumo, anche lo sprigionarsi del gas che sarebbe stato causato dal rogo di materie plastiche, come gli elettrodomestici, tra cui lo stesso frigorifero.

«Da un primo sommario inventariato – precisa il vicecomandante Marchiori – i danni si sono riscontrati oltre che al piano cottura anche al soffitto. Inoltre sono scoppiati i vetri delle finestre e le piastrelle, perché per l’elevata temperatura, si sono letteralmente scollate dal muro. Poi sono andati distrutti infissi, tendaggi e diversi mobili. Altri sono stati intaccati dalla fuliggine che si è diffusa nell’appartamento e che quindi sono da considerare non più utilizzabili».

Quantificare l’entità di quanto prodotto da fuoco e fuliggine è possibile? «Lo si farà probabilmente nelle prossime ore con l’ausilio del mio superiore, Sergio Armani che in questa circostanza non c’era, e dei periti, nonché di altri colleghi in forza al corpo permanente di Trento».

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