S.Chiara, il parco preferito dagli ubriachi

Spesso si trovano bottiglie e tracce di bivacchi. Al Salè danneggiati i cartelli


Martina Bridi


TRENTO. Sono 33 i parchi e i giardini che colorano di verde il centro città e i sobborghi di Trento. Tra di essi, molto frequentato è il giardino Santa Chiara, mentre più piccolo ma particolare è il parco sotto via Marsala a cui si accede dall'area dedicata ai cani della Clarina. Entrambi molto curati dal punto di vista di prati, piante e fiori, non altrettanto si può dire dello stato in cui versano i giochi per bambini e i cartelli. Al Santa Chiara il problema non riguarda solo i muri dell'ex mensa universitaria, da tempo abbandonata a se stessa e probabile rifugio di senzatetto, completamente ricoperti di graffiti e scritte di vario genere. Ad essere imbrattati sono anche alcuni giochi per bambini, la centralina dell'Appa, i due tabelloni ormai sbiaditi sulla Convenzione dei diritti dell'infanzia e le due sagome a forma di gatto. Non solo: dalla grande fontana di fronte alla scalinata d'accesso del giardino purtroppo non sgorga più acqua da molto tempo, così come chiuse sono tutte le altre fontanelle. Ma non sono certo queste le questioni più gravi e urgenti da risolvere al Santa Chiara. Nonostante i controlli della polizia, che da via Piave riesce ad accedere al giardino con la volante, la zona delle panchine e quella con i tavoli sotto gli alberi è ancora scenario di situazioni di disagio. «Nel tardo pomeriggio - racconta un signore mentre spinge la nipotina sull'altalena - diventa luogo di strane frequentazioni». E la mattina gli operai del Comune hanno un bel da fare a riordinare i residui dei bagordi della sera precedente, bottiglie di birra e superalcolici e altra spazzatura. La colpa ricade anche sugli studenti universitari e delle superiori che, soprattutto in estate, cercano un po' di ristoro all'ombra dei grandi alberi in fondo al parco per pranzare e studiare. «Qui ci vengo con i ragazzini che seguo - spiega un'educatrice - ma in estate evito perché spesso il prato è pieno di bottiglie di birra abbandonate da giovani che passano qui il pomeriggio a bere e a divertirsi». Altra nomea negativa da cui il Santa Chiara non è ancora riuscito a riscattarsi, nonostante la videosorveglianza, è quella di essere luogo privilegiato, secondo solo a piazza Dante, per il traffico e il consumo di stupefacenti. Il parco del Salè, invece, non soffre di questo tipo di problemi ma gli atti vandalici hanno lasciato il segno anche qui. Danneggiati anche i cartelli che descrivono l'iniziativa "AllenaLaMente" a cura dell'Associazione Alzheimer Trento. In sostanza, il progetto di prevenzione di questa malattia consiste in una serie di esercizi da svolgere in un percorso lungo il parco mirati a rallentare la velocità di invecchiamento cerebrale fisiologico, a ridurre il rischio di demenza senile e, in generale, a migliorare la qualità della vita. Nemmeno il grande cartello posto all'entrata del parco per spiegare l'iniziativa è stato risparmiato e, oltre a qui, anche su alcuni cartelli descrittivi degli esercizi la mano di qualcuno ha lasciato disegni e scritte volgari, mentre alcuni pannelli sono stati rotti.

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