Rumo, scoperto un forno del Medioevo

Si tratta di una particolare struttura per fondere l'argento



RUMO. Un manufatto di probabile utilizzo artigianale, legato all'economia dell'estrazione e del commercio dell'argento; una struttura sotterranea, molto ben conservata, che consiste in un lungo tunnel, di circa 80 metri, da cui si diparte una serie di stanze e di quelli che sembrano forni e camini. Lo studio delle testimonianze documentali legate all'antica economia mineraria della zona fa pensare, ipotesi che andrà confermata dalle ricerche archeologiche, che attorno ad ogni forno potessero lavorare fino a otto persone.

Il rinvenimento si trova a Marcena di Rumo in Val di Non, non distante dall'abitato e in una zona ben collegata da una viabilità che risale ai secoli scorsi. Una prima analisi fa pensare si tratti di un impianto per la separazione dell'argento dal piombo e dal rame, che doveva essere in funzione già nel Medioevo e essere funzionale alla allora fiorente economia legata al commercio di questo metallo che caratterizzava le comunità alpine.

Le indagini archeologiche, che si baseranno su criteri scientifici, impegneranno a lungo il personale della Soprintendenza per i Beni Librari, Archivistici e Archeologici della Provincia autonoma di Trento, che dovrà datare con precisione il manufatto e stabilire quale fosse il suo utilizzo reale, basandosi sugli indizi presenti sul sito.

La scoperta è stata presentata in Provincia, assieme al progetto di valorizzazione degli antichi sentieri che i minatori percorrevano per raggiungere le miniere della Val di Rumo e della parte alta della Val di Non. I dettagli delle iniziative, che coinvolgeranno diversi comuni della zona, saranno pubblicamente illustrati sabato 14 gennaio prossimo alle 20.30 presso l'auditorium di Marcena di Rumo.













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