Rubate quattro torte della prima comunione

Pergine, è stata una festa senza dolce ieri per Alessia, Emma, Carmelo e Mattia Il furto è avvenuto al ristorante Valcanover prima dell’inserimento dell’allarme


di Roberto Gerola


PERGINE. Adesso si rubano anche le torte della prima comunione.

Per 54 bambini ieri è stato il giorno dell’incontro con Gesù, per la prima comunione. E anche a Pergine si è fatto festa dentro la chiesa ma anche in famiglia. Una tappa religiosa importante che si è conclusa con un pranzo al ristorante, come vuole la prassi, insieme a papà e mamma, a nonni e familiari. E per ogni bambino, la festa è culminata con la torta, da sempre il momento cruciale anche perché spesso è dolce messaggio religioso: data, nome e motivo in tema per la gioia dei bimbi e dei familiari che attorno ad essa si fatto fotografare dal cameriere e ricordo della giornata. Il simbolico atto della prima comunione, cosi importante per la Chiesa e la famiglia viene traslato anche con la torta, per completare l’atmosfera dell’importante unico giorno. Purtroppo c’è chi è insensibile a queste momenti di vita quotidiana.

Non solo ladri d’appartamento, ladri di rame, ladri d’auto, ladri di elemosine e di candelieri e chi ne ha più ne mette. Ora si registrano anche ladri di torte per la prima comunione. La specializzazione si è ormai globalizzata: si ruba di tutto. Si ruba e si ricicla. Forse si tratta di un furto su commissione. Una torta per l’occasione può costare dai 50 ai 100 euro anche di più. E le occasioni per rivendere una torta per la prima comunione, ieri non mancavano di certo. Se proprio occorre, va solo cambiato il nome, ricoprendolo con uno strato di cioccolato.

E successo nella tarda notte di sabato al ristorante - albergo Valcanover. Ieri come tanti altri ristoranti del Perginese era “esaurito prima comunione”. E per le pasticcerie c’è stato un gran lavoro naturalmente. Quattro torte infilate nel frigo posto all’esterno (sul retro) del ristorante sono state trafugate poco prima di mezzanotte. A raccontarci il tutto Michele che con Monica Valcanover collabora alla gestione della struttura. «Allontanatisi i clienti, prima di chiudere abbiamo mangiato qualcosa - ci ha raccontato - come al solito, finito tutto, avremmo inserito l’allarme per poi salire in camera. Fuori sulla strada avevo visto un uomo e pensando che avesse bisogno di qualcosa, ero uscito, ma l’uomo non c’era più e non ci ho fatto caso. Inserito l’allarme siamo andati a dormire. Stamattina (ieri per chi legge) la sorpresa: dal frigo erano sparite le quattro torte che avevamo riposto la sera».

E’ presto detto: probabilmente l’uomo visto da Michele era il “palo”, mentre qualcun’altro prelevava dal frigo posto esternamente sul retro le torte in questione. Riportavano i nomi di Alessia, Emma. Carmelo e Mattia. In qualche modo si è rimediato certo, ma lo stupore e la rabbia per il furto rimarrà ricordo indelebile.













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